[1] Me quoque iuvat, velut ipse in parte laboris ac periculi fuerim, ad finem belli Punici pervenisse | [1] Sono anch'io contento di essere giunto alla fine della guerra punica, come se io stesso fossi stato partecipante del tormento e del pericolo |
Nam etsi profiteri ausum perscripturum res omnes Romanas in partibus singulis tanti operis fatigari minime conueniat, tamen, cum in mentem venit tres et sexaginta annostot enim sunt a primo Punico ad secundum bellum finitumaeque multa uolumina occupasse mihi quam occupauerint quadringenti duodenonaginta anni a condita urbe ad Ap Claudium consulem, qui primum bellum Carthaginiensibus intulit, iam prouideo animo, uelut qui proximis litori uadis inducti mare pedibus ingrediuntur, quidquid progredior, in uastiorem me altitudinem ac uelut profundum inuehi et crescere paene opus, quod prima quaeque perficiendo minui videbatur | Infatti, anche se ho osato sostenere che avrei trattato distesamente la storia di Roma dall'inizio alla fine, e pertanto non mi si addice farmi vedere stanco in singole parti di così vasta opera, tuttavia, quando mi viene in mente che sessantatré anni (tanti infatti sono dalla prima guerra punica alla fine della seconda) mi hanno preso tanti libri quanti i quattrocentoottantotto dalla creazione della città al consolato di Appio Claudio, che mosse per la prima volta guerra ai Cartaginesi, già prevedo che, come coloro i quali, spinti dalle secche vicine alla riva, entrano a piedi nell'acqua, quanto più m'inoltrerò nell'esposizione degli avvenimenti tanto più procederò in profondità e, per così dire, in profondità sempre più vasti, mentre pare quasi allargarsi questa mia opera, che appariva ridurre via via che ne finivo le prime parti |
Pacem Punicam bellum Macedonicum excepit, periculo haudquaquam comparandum aut virtute ducis aut militum robore, claritate regum antiquorum vetustaque fama gentis et magnitudine imperii, quo multa quondam Europae, maiorem partem Asiae obtinuerant armis, prope nobilius | Alla pace con i Cartaginesi tenne dietro la guerra con la Macedonia, che, se non deve essere in assoluto paragonata con la precedente per il pericolo che ci portò o per il valore del capo o la forza dei soldati, fu quasi più famoso per la dimensione dei suoi antichi re, per la annosa fama di quel popolo e la grandezza di quell'impero, che aveva un tempo controllato, dominandole con le armi, buona parte dell'Europa e la maggior parte dell'Asia |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 06 - 10
Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 35; 06 - 10
Ceterum coeptum bellum adversus Philippum decem ferme ante annis triennio prius depositum erat, cum Aetoli et belli et pacis fuissent causa | Del resto la guerra iniziata contro Filippo circa dieci anni prima, già da tre anni era terminata: causa della guerra e della pace erano stati gli Etoli |
Vacuos deinde pace Punica iam Romanos et infensos Philippo cum ob infidam adversus Aetolos aliosque regionis eiusdem socios pacem, tum ob auxilia cum pecunia nuper in Africam missa Hannibali Poenisque preces Atheniensium, quos agro peruastato in urbem compulerat, excitauerunt ad renouandum bellum | I Romani, liberi ormai da angosce grazie alla pace con i Cartaginesi e ostili a Filippo non solo per lo sleale comportamento di pace tenuta nei confronti degli Etoli e di altri alleati del medesimo territorio, ma anche per gli aiuti militari da poco incaricati con un sostegno finanziario ad Annibale in Africa, furono spinti a recuperare le inimicizie dalle preghiere degli Ateniesi che Filippo, dopo averne rovinato il territorio, aveva costretto a rinchiudersi nella loro città |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 36; 31 - 35
Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 36; 31 - 35
[2] Sub idem fere tempus et ab Attalo rege et Rhodiis legati venerunt nuntiantes Asiae quoque cvitates sollicitari | [2] All'incirca nello stesso lasso di tempo, vennero da parte del re Attalo e da Rodi degli inviati a riportare che anche le città dell'Asia erano in agitazione |
His legationibus responsum est curae eam rem senatui fore; consultatio de Macedonico bello integra ad consules, qui tunc in prouinciis erant, reiecta est | A queste ambascerie venne risposto che il Senato si sarebbe interessato del processo; lordine in merito alla guerra contro la Macedonia fu del tutto assegnata ai consoli che allora rinvenivano nelle province loro date |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 41; 01 - 05
Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 41; 01 - 05
Interim ad Ptolomaeum Aegypti regem legati tres missi, C Claudius Nero M Aemilius Lepidus P Sempronius Tuditanus, ut nuntiarent victum Hannibalem Poenosque et gratias agerent regi quod in rebus dubiis, cum finitimi etiam socii Romanos desererent, in fide mansisset, et peterent ut, si coacti inivriis bellum adversus Philippum suscepissent, pristinum animum erga populum Romanum conservaret | Nel frattempo furono inviati tre ambasciatori, Gaio Claudio Nerone, Marco Emilio Lepido e Publio Sempronio Tuditano, al re d'Egitto, Tolomeo, per annunziargli la vittoria su Annibale, per esserlo grato del fatto che era rimasto leale a Roma quando la condizione era incerta e anche alleati vicini l'avevano lasciata, e per invitargli di tenere l'antica disposizione d'animo nei confronti del popolo romano, nel caso in cui, costretto dalle continue insolenze, avesse iniziato la guerra contro Filippo |
Eodem fere tempore P Aelius consul in Gallia, cum audisset a Boiis ante suum aduentum incursiones in agros sociorum factas, duabus legionibus subitariis tumultus eius causa scriptis additisque ad eas quattuor cohortibus de exercitu suo, C Ampium praefectum socium hac tumultuaria manu per Umbriam qua tribum Sapiniam vocant agrum Boiorum inuadere iussit; ipse eodem aperto itinere per montes duxit | Quasi nello stesso periodo il console Publio Elio che si trovava in Gallia, avendo avuto notizia che i Boi prima del suo arrivo avevano terminato delle invasioni nei territori degli alleati, reclutate in fretta per tale sommossa due legioni e unite ad esse quattro schiere del suo esercito, mise a posto a Gaio Ampio, capo delle truppe alleate, di afferrare con questo esercito improvvisato il territorio dei Boi attraverso l'Umbria, passando per la zona nota come tribù Sapinia; egli stesso amministrò il proprio esercito nel medesimo posto per una via ben agibile per i monti |
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Livio, Ab urbe condita: Libro 36; 07 - 08
Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 36; 07 - 08
Ampius ingressus hostium fines primo populationes satis prospere ac tuto fecit | Ampio, entrato nel territorio dei nemici, prima operò dei saccheggiamenti con ottimi esiti e in piena certezza |