Incoraggiò però la moda del rosa pallido abbinato all'azzurro, durata quasi un quarto di secolo. Mise in secondo piano i rosa saturi e scuri amati dai suoi predecessori e impose toni più chiari e delicati, simili a quello che oggi chiamiamo rosa-confetto.
Nel campo tessile e dell'abbigliamento, la moda del Rosa raggiungerà il culmine tra il 1750 e il 1780, quando assumerà connotazione sociale: le classi più privilegiate inizieranno a cercare nelle sfumature pastello, nelle mense tinte e nei toni smorzati un modo per distinguersi dalle classi medie, le quali hanno finalmente accesso ai colori intensi, netti e solidi che un tempo erano loro preclusi perché troppo cari. Per non essere confuse con le classi inferiori, le Elite cominciano quindi a ricercare nuovi colori, più chiari, più raffinati, meno saturi e aggressivi.
in Francia Il trionfo del rosa raggiunge l'apice nella seconda parte del regno di Luigi XV e nella prima parte di quello di Luigi XVI, non solo nel vestiario ma anche nelle arti decorative nell'arredamento, fu Madame de Pompadour a lanciare nel 1746-1748 la moda del rosa alla corte di Francia, imitata poi dagli ambienti aristocratici e dalle corti del resto d'Europa. La Favorita di Luigi XV amava associare a questi nuovi rosa ai blu "celesti" (azzurri) e "colombini" (grigio-azzurri). Dopo la sua morte nel 1764, continueranno a indossarli anche Madame du Barry e poi la giovane regina Maria Antonietta, spesso combinandoli in motivi a righe.