in piedi con il pastrano sottobraccio e il cappello in mano, avanza in primo piano con un'evidenza che ne fai il perno compositivo di un'immagine caratterizzata da un pungente realismo.
La dedica che precede la firma, "al mio buon Panzacchi", rivela una consuetudine affettuosa; mentre le due incisioni appese in alto sulla parete, di cui compare solo la parte finale con le scritte "Mars et Venus" e "la rose defendue", sembrano un omaggio al 700 Rococò tra Watteau e Greuze o forse al neoclassicismo più estenuato tra Vigéè-Lebrun e Gérard