fermato di profilo, mentre camminava, con la testa china, il cappello ben calcato sulla fronte, il bavero del grande cappotto marrone alzato e abbottonato per il gran freddo. Era un omaggio senza retorica al vecchio ribelle macchiaiolo ormai solo e ridotto in miseria, ma i cui quadri continuavano ad apparirgli "esempi meravigliosi di semplicità". Nel 1926 commemorandolo su "il Marzocco" in occasione del centenario della nascita, ricorderà di averlo rappresentato dimesso, ma fiero