audistisne aliquem, tergo qui sustulit orbem | Hai sentito di quel tale che sostenne il mondo sulle spalle |
ille ego sum: Alciden terra recepta uocat | Quello sono io: la terra sostenuta mi chiama Alcide |
quis facta Herculeae non audit fortia clauae et numquam ad uastas irrita tela feras,[40] atque uni Stygias homini luxisse tenebras | Chi non udì le notevoli imprese della clava di Ercole e i dardi mai inutili contro le grandi fiere, [40] e che le tenebre dello Stige si siano accese per un solo uomo |
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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia III
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia III
quodsi Iunoni sacrum faceretis amarae, non clausisset aquas ipsa nouerca suas | Che se celebraste il rito della astiosa Giunone, nemmeno lei stessa matrigna negherebbe le sue acque |
sin aliquem uultusque meus saetaeque leonis[45] terrent et Libyco sole perusta coma, idem ego Sidonia feci seruilia palla officia et Lydo pensa diurna colo, mollis et hirsutum cepit mihi fascia pectus, et manibus duris apta puella fui | Se il mio volto e le pelli del leone [45] atterriscono qualcuna e per la chioma bruciata dal sole libico, io ugualmente con la veste di porpora di Sidone eseguii incarichi servili e lavori giornalieri col fuso di Lidia, una morbida fascia mi avvolse il petto irsuto, e fui idonea fanciulla pur con le mani callose" |
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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia XXXII
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia XXXII
"[50] talibus Alcides; at talibus alma sacerdos puniceo canas stamine uincta comas: "parce oculis, hospes, lucoque abscede uerendo; cede agedum et tuta limina linque fuga | [50] Questo disse l'Alcide; ma la benevola sacerdotessa a tali parole avvolte le bianche chiome in una benda purpurea disse: "Abbi cura degli occhi, straniero, ed esci dal bosco da venerare; allontanati orsù, e lascia le soglie con una fuga sicura |
interdicta uiris metuenda lege piatur[55] quae se summota uindicat ara casa | Proibita agli uomini è consacrata da una legge da temere[55] l'ara che si difende nel tempio appartato |
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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia XXII
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia XXII
magno Tiresias aspexit Pallada uates, fortia dum posita Gorgone membra lauat | Il vate Tiresia vide Pallade a caro prezzo, mentre, deposta la Gorgone, lava le forti membra |
di tibi dent alios fontis: haec lympha puellis auia secreti limitis unda fluit | Gli dei ti diano altre fonti: quest'acqua scorre per le fanciulle con l'onda remota di un solitario sentiero" |
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Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia IV
"[60] sic anus: ille umeris postis concussit opacos, nec tulit iratam ianua clausa sitim | [60] Così la vecchia: quello colpì con le spalle i battenti ombrosi, né la porta chiusa tollerò la sete furibonda |