Cynthia prima suis miserum me cepit ocellis, Contactum nullis ante cupidinibus | Cinzia per prima conquistò con i suoi begli occhi me misero, non colpito prima da nessuna passione |
Tum mihi constantis deiecit lumina fastus Et caput inpositis pressit Amor pedibus, Donec me docuit castas odisse puellas [5] Improbus et nullo vivere consilio ; Et mihi iam toto furor hic non deficit anno, Cum tamen adversos cogor habere deos | Allora Amore mi costrinse ad abbassare lo sguardo sempre sdegnoso e mi oppresse il capo sotto i piedi, finché mi insegnò ad odiare le caste fanciulle [5] e crudele a vivere senza giudizio; e già da un anno questo furore non mi abbandona, tuttavia non posso evitare di avere gli dei contrari |
Milanion nullos fugiendo, Tulle, labores Saevitiam durae contudit Iasidos | Milanione non rifuggendo da nessuna fatica, Tullo, vinse la crudeltà della dura figlia di Iasio |
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Properzio, Elegie: Libro IV, Elegia VII
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro IV, Elegia VII
[10] Nam modo Partheniis amens errabat in antris, Ibat et irsuta ille videre feras; Ille etiam Hylaei percussus vulnere rami Saucius Arcadiis rupibus ingemuit | [10] Ora infatti errava fuori di sé nelle valli del Partenio, e quello andava a vedere le bestie irsute; egli, percosso anche da un colpo della mazza di Ileo, gemette ferito fra le rupi Arcadie |
Ergo velocem potuit domuisse puellam : [15] Tantum in amore preces et benefacta valent | Dunque poté domare la veloce fanciulla: [15] tanto valgono in amore le preghiere e i servigi |
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Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia I
In me tardus Amor non ullas cogitat artes Nec meminit notas, ut prius, ire vias | Per me Amore tardivo non escogita alcun artificio, e si scorda di andare come prima per le vie a lui note |
At vos, deductae quibus est fallacia lunae Et labor in magicis sacra piare focis, [20] En agendum dominae mentem convertite nostrae Et facite illa meo palleat ore magis | Ma voi, a cui spetta l'inganno della luna tirata giù e la fatica di compiere riti sacri nei focolari magici, [20] su mutate il sentimento della mia donna e rendete il suo volto più pallido del mio |
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Tunc ego crediderim vobis et sidera et amnes Posse Cytaeines ducere carminibus | Allora vi potrei credere che potete guidare le stelle e i fiumi con le formule citenee |
Et vos, qui sero lapsum revocatis, amici, [25] Quaerite non sani pectoris auxilia | E voi, amici, che tardi,ora che sono caduto, mi chiamate, [25] cercate rimedi per un animo infermo |
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Fortiter et ferrum saevos patiemur et ignes, Sit modo libertas quae velit ira loqui | Coraggiosamente sopporterò il ferro e il fuoco crudeli, in modo che ci sia la libertà di dire ciò che lo sdegno vuole |