Properzio, Elegie: Libro II, Elegia VIII, pag 2

Properzio, Elegie: Libro II, Elegia VIII

Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia VIII
sic igitur prima moriere aetate, Properti Così dunque, Properzio, morirai nella giovinezza
sed morere; interitu gaudeat illa tuo Ma muori; che lei goda della tua fine
exagitet nostros Manis, sectetur et umbras, insultetque rogis, calcet et ossa mea Tormenti i miei Mani, scuota le ombre, insulti il rogo, calpesti le mie ossa

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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia VII

Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia VII

[20] quid [20] E che
non Antigonae tumulo Boeotius Haemon corruit ipse suo saucius ense latus, et sua cum miserae permiscuit ossa puellae, qua sine Thebanam noluit ire domum Non corse Emone di Beozia sulla tomba di Antigone ferito al fianco dalla sua stessa spada, e confuse le sue ossa con quelle della infelice fanciulla, senza la quale non volle tornare alla dimora tebana

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Properzio, Elegie: Libro IV, Elegia XI

Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro IV, Elegia XI

sed non effugies: mecum moriaris oportet;[25] hoc eodem ferro stillet uterque cruor Ma non sfuggirai: è opportuno che tu muoia con me; [25] il sangue di entrambi goccioli su questa stessa spada
quamvis ista mihi mors est inhonesta futura: mors inhonesta quidem, tu moriere tamen Anche se questa morte sarà disonorevole per me: una morte certo disonorevole, almeno morirai

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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia IX

Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia IX

ille etiam abrepta desertus coniuge Achilles cessare in tectis pertulit arma sua Anche quel famoso Achille, solo, dopo che la sposa fu rapita, permise che le sue armi rimanessero nelle tende
[30] viderat ille fuga, stratos in litore Achivos, fervere et Hectorea Dorica castra face; viderat informem multa Patroclon harena porrectum et sparsas caede iacere comas, omnia formosam propter Briseida passus:[35] tantus in erepto saevit amore dolor [30] Quello aveva visto gli Achei in fuga travolti lungo la spiaggia, e bruciare gli accampamenti dorici per la torcia di Ettore; aveva visto Patroclo irriconoscibile per la molta polvere steso e giacere con i capelli bagnati per la ferita, tutto sopportò per la bella Briseide: [35] tanto infuria il dolore in un amore sottratto

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Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro 01, Elegia 13

at postquam sera captiva est reddita poena, fortem illum Haemoniis Hectora traxit equis Ma dopo che fu restituita la schiava con tardiva soddisfazione, trascinò quel forte Ettore con i cavalli di Emone

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