Corcos idealizzava le sue facoltose clienti, esaltandone la bellezza e inserendole in ambienti sontuosi. In questo caso applica la formula del ritratto divinizzato, rappresentando questa protagonista della mondanità romana ai tempi di D'Annunzio come la dea Diana, di cui porta l'emblema tra i capelli.
L'iconografia riprende quella di due capolavori del Neoclassicismo: Madame Récamier di David e la Paolina Bonaparte di Canova