[11][1] Quid ergo | [11][1] E allora |
, inquit, si perpetuae sunt causae, quibus flumina oriuntur ac fontes, quare aliquando siccantur, aliquando quibus non fuerunt locis exeunt | , dice, se le cause dalle quali nascono fiumi e fonti sono costanti, perché a volte si prosciugano, a volte scaturiscono da luoghi in cui prima non cerano |
Saepe motu terrarum itinera turbantur et ruina interscindit cursum aquis, quae retentae nouos exitus quaerunt et aliquo impetum faciunt aut ipsius quassatione terrae aliunde alio transferuntur | Spesso i loro percorsi sono alterati da un terremoto e un crollo interrompe il corso delle acque che, trattenute, cercano nuove vie duscita e fanno irruzione in qualche altro luogo o si trasferiscono da un luogo allaltro per lo scuotimento della terra stessa |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 03; 01-05
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 03; 01-05
[2] Apud nos solet evenire, ut amisso canali suo flumina primum refundantur, deinde quia perdiderunt viam faciant | [2] Da noi di solito accade che i fiumi, perso il loro alveo, dapprima straripano, poi si creano una via che sostituisca quella perduta |
Hoc ait accidisse Theophrastus in Coryco monte, in quo post terrarum tremorem nova vis fontium emersit | Teofrasto dice che questo è successo sul monte Còrico, sul quale, dopo che la terra ebbe tremato, scaturì una gran quantità di nuove fonti |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 07; 01-05
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 07; 01-05
[3] Sicut alias quoque causas intervenire opinatur, quae aliter euocent aquas aut cursu suo deiciant et avertant; fuit aliquando aquarum inops Haemus, sed cum Gallorum gens a Cassandro obsessa in illum se contulisset et suas cecidisset, ingens aquarum copia apparuit, quas videlicet in alimentum suum nemora ducebant; quibus euersis umor, qui desiit in arbusta consumi, superfusus est | [3] Lo stesso autore fa intervenire ancora altre cause che fanno sgorgare le acque o le fanno uscire dal loro corso e deviare; un tempo lEmo era povero di acqua, ma dopo che una popolazione gallica assediata da Cassandro vi si era rifugiata e ne aveva abbattuto le foreste, comparve unabbondante quantità dacqua, che evidentemente gli alberi assorbivano per nutrirsi; abbattuti gli alberi, lacqua che smise di essere consumata da essi, si riversò in superficie |
[4] Idem ait et circa Magnesiam accidisse | [4] Egli afferma che la stessa cosa è accaduta anche nei paraggi di Magnesia |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 02; 21-25
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 02; 21-25
Sed pace Theophrasti dixisse liceat: non est hoc simile veri, quia fere aquosissima sunt quaecumque umbrosissima; quod non eveniret, si aquas arbusta siccarent, quibus alimentum ex proximo est (fluminum vero uis ex intimo manat ultraque concipitur quam radicibus euagari licet) | Ma sia detto con pace di Teofrasto: questo non è verosimile, perché tutte le zone più ombrose sono quasi sempre le più ricche dacqua; e questo non accadrebbe se gli alberi prosciugassero le acque, essi che trovano il loro nutrimento nelle vicinanze (la gran quantità dacqua dei fiumi, invece, sgorga dal profondo e ha origine molto al di là del limite fino al quale le radici possono estendersi) |
Deinde succisae arbores plus umoris desiderant: non enim tantum id, quo vivant, sed quo crescant trahunt | E poi gli alberi, una volta tagliati, hanno bisogno di più acqua: infatti, assorbono non solo quella necessaria per vivere, ma anche quella necessaria per crescere |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 02; 11-15
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 02; 11-15
[5] Idem ait circa Arcadiam, quae urbs in Creta insula fuit, fontes et rivos substitisse, quia desierit coli terra diruta urbe, postea vero quam cultores receperit, aquas quoque recepisse | [5] Teofrasto sostiene che nei dintorni di Arcadia, città che si trovava nellisola di Creta, fonti e corsi dacqua si fermarono, perché dopo la distruzione della città la terra aveva cessato di essere coltivata, ma che dopo aver riacquistato i coltivatori riacquistò anche le acque |