Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro IV, Elegia VI
| ille paludosos memoret seruire Sycambros, Cepheam hic Meroen fuscaque regna canat, hic referat sero confessum foedere Parthum: "reddat signa Remi, mox dabit ipse sua:[80] siue aliquid pharetris Augustus parcet Eois, differat in pueros ista tropaea suos | Quello ricordi che i Sicambi delle paludi erano schiavi, questo Meroe d'Etiopia e canti i regni neri, questo racconti i Parti convinti con un tardivo patto: "Restituisca le insegne di Remo, poi lui stesso darà le sue;[80] se Augusto risparmierà qualcosa alle faretre dell'oriente, riserverà questi trionfi per i suoi figli |
| gaude, Crasse, nigras si quid sapis inter harenas: ire per Euphraten ad tua busta licet | Rallegrati , Crasso, se fra le sabbie nere gusti qualcosa: è permesso andare attraverso l'Eufrate alla tua tomba" |
| " sic noctem patera, sic ducam carmine, donec[85] iniciat radios in mea uina dies | Cosi passerò la notte con la coppa, così con il carme, finché [85] il giorno lancerà i raggi nel mio vino |
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