Su un magnifico fondale paesaggistico che si apre fra due alberi, pochi personaggi inscenann con grande equilibrio formale, l'atto primo di un dramma a lieto fine. Carpone sul bordo del fiume, Iochebed ha appena lasciato scivolare la cesta sull'acqua, e già l'infante Mosè solleva il braccio in un cenno di richiamo; colmo di mestizia, Amram si avvicina lentamente fuori scena e il piccolo Aronne ne ricalca leggero i passi.
Poco discosta in posizione centrale, Miriam ha scorto la figlia del faraone che scende con le ancelle giù per il sentiero e chiede icasticamente silenzio e attenzione. Le figure sono avvolti in stoffe dalle pieghe ampie; ognuno esprime con eloquenza l'affetto:
- Iochebed il volto della disperazione, riflesso dall'acqua del fiume;
- Amram il dolore sordo;
- Aronne la vaga tristezza inconsapevole dei bambini;