Vittorio Corcos consegnava alle gallerie fiorentine "l’autoritratto"

Vittorio Corcos consegnava alle gallerie fiorentine "l’autoritratto"

che gli era stato chiesto dal potente Corrado Ricci allora direttore generale del ministero della Pubblica Istruzione, Siamo nell'anno inquieto, alla vigilia della Grande Guerra che avrebbe travolto l'epoca euforica della Belle Époque di cui Corcos era uno dei protagonisti

In questo dipinto l'artista aveva preferito indossare il dimesso abito da lavoro, uno spolverino chiaro che diveniva invece oggetto di un brano efficace di pittura luminosa, fatta di veloci pennellate, stese di getto, in modo da creare un riuscito a contrasto con il volto più definito, dallo sguardo concentrato, rivolto a quel pubblico di cui aveva sempre cercato il consenso. 

Il ritrattista di successo, impegnato dalle corti e conteso dalla mondalità più esclusiva, si presentava adesso, con ormai alle spalle una lunga e fortunata carriera, in un'immagine cordiale, quasi feriale dove appariva appagato nei suoi 54 anni ben portati, con i grandi baffi bianchi che è arricciati col ferro, erano diventati biondi per "gran fumare".

Maybe you might be interested

Ritratto della moglie Emma, 1889

ritratta nel pieno della gioventù, della bellezza e di un'eleganza che appare innata. Eppure quando Corcos l'aveva sposata nel 1886, dopo essere rientrato a Livorno dal lungo soggiorno parigino, Emma...