L’incontro tra Hitler e il caudillo Franco a Hendaye: un fallimento assoluto

l’incontro tra Hitler e il caudillo Franco a Hendaye: un fallimento assoluto

Hitler ripartì la sera del 20 ottobre 1940 a bordo di un treno speciale alla volta della Francia, per presenziare gli incontri con Franco. Arrivò il 22 ottobre nella piccola stazione di Montoire. Qui trovò ad attenderlo Ribbentrop. Quella notte Hitler proseguì insieme al suo entourage per Hendaye, al confine franco-spagnolo dove, Nel pomeriggio del giorno dopo, intendeva incontrare Franco

Il treno del caudillo arrivò in ritardo, fatto che i tedeschi registrarono già con un certo malanimo. Ma fu l'andamento del colloquio a mettere Hitler ancora più di malumore. Benché impiegasse tutte le sue arti di persuasione, lo statista spagnolo si mostrò inaccessibile.

Hitler dipinse a tinte rosee la situazione militare tedesca, per poi puntare dritto allo scopo dell'incontro: "Se riuscissimo a concretizzare un fronte molto ampio contro l'Inghilterra" disse "il conflitto potrebbe concludersi in modo più facile e veloce per tutte le parti coinvolte".

Il dittatore si decise a esternare la vera e propria richiesta a cui mirava: propose a Franco di stipulare un'alleanza e lo esortò a entrare in guerra nel gennaio 1941. Quello stesso mese, le truppe speciali tedesche, che avevano appena preso i forti belgi di Liegi, avrebbero conquistato Gibilterra accedendo alla Spagna. Il caudillo rispose in modo evasivo: accennò alla difficoltà di approvvigionamento di generi alimentari nel suo paese e di rimando, chiese alla Germania ingenti rifornimenti di grano, oltre a moderne armi e materiale bellico, fra cui una grande quantità di pezzi di artiglieria pesante e contraerea.

Con ogni evidenza Franco diffidava dal giudizio ottimistico espresso da Hitler sulla situazione bellica, così che l'irritazione di Hitler si fece crescente, ma cercò invano di far cambiare idea a quel suo ospite irremovibile. Hitler non nascose la sua delusione.

Goebbels ne fu male informato, oppure si ingannava, allorchè annotò nel suo diario che tutto era "andato molto liscio": "la Spagna è decisamente con noi. brutti tempi per Churchill"

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