Cicerone, In Verrem: 02; 03-01-05, pag 3

Cicerone, In Verrem: 02; 03-01-05

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-01-05
Qui religiones deorum immortalium retinere vult, ei qui fana spoliarit omnia, qui ex tensarum orbitis praedari sit ausus, inimicus non esse qui potest Chi desidera che si conservi il ri spetto dovuto agli dèi immortali, come può non essere nemico di chi ha spogliato tutti i santuari, di chi ha osato ricavare bottino dalla strada dove i carri sacri lasciano l'orma delle ruote
Qui iure aequo omnis putat esse oportere, is tibi non infestissimus sit, cum cogitet varietatem libidinemque decretorum tuorum Chi ritiene che la legge debba essere uguale per tutti, potrebbe, Verre, non esserti ostilissimo, considerando l'arbitraria disparità dei tuoi decreti
Qui sociorum iniuriis provinciarumque incommodis doleat, is in te non expilatione Asiae, vexatione Pamphyliae, squalore et lacrimis Siciliae concitetur Chi si affligga per le offese arrecate agli alleati e per i danni subiti dalle province, potrebbe non essere mosso a sde gno contro di te dal saccheggio dell'Asia, dalle angherie patite dalla Panfilia, dal lutto e dalle lacrime della Sici lia

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-96-100

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-96-100

Qui civium Romanorum iura ac libertatem sanctam apud omnis haberi velit, is non tibi plus etiam quam inimicus esse debeat, cum tua verbera, cum securis, cum cruces ad civium Romanorum supplicia fixas recordetur Chi desideri che i diritti e la libertà dei cittadini ro mani siano per tutti sacrosanti, non dovrebbe esserti an cor più che nemico, ricordando le tue fustigazioni, le de capitazioni, le croci che hai fatto erigere per l'esecuzione di cittadini romani
[7] An si qua in re contra rem meam decrevisset aliquid iniuria, iure ei me inimicum esse arbitrarere: cum omnia contra omnium bonorum rem causam rationem utilitatem voluntatemque fecerit, quaeris cur ei sim inimicus cui populus Romanus infestus est [ 7 ]Se in qualche questione Verre avesse preso una decisione ingiusta e lesiva del mio inte resse, tu certo, Ortensio, mi riconosceresti il buon diritto di essergli nemico; ora, ogni sua azione ha leso gli inte ressi, i diritti, il vantaggio, l'utilità, il volere di tutte le persone perbene: e tu mi chiedi perché io sia nemico di un uomo cui tutto il popolo romano è ostile

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-61-65

Qui praesertim plus etiam quam pars virilis postulat pro voluntate populi Romani oneris ac muneris suscipere debeam Tanto più che io, in considerazione della volontà del popolo roma no, ho il dovere di assumermi un peso e un compito più gravosi di quelli che mi spetterebbero come privato citta dino
[IV]Quid [IV]Ma come

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 02-11-15

Illa quae leviora videntur esse non cuiusvis animum possunt movere, quod ad tuam ipsius amicitiam ceterorumque hominum magnorum atque nobilium faciliorem aditum istius habet nequitia et audacia quam cuiusquam nostrum virtus et integritas Non arrivano a irritare chi si sia quei fatti che sembrano di minor peso, e cioè che abbiano più facile accesso all'amicizia tua e degli altri personaggi im portanti e nobili la dissolutezza e la tracotanza di Verre che non la virtù e l'integrità di uno di noi
Odistis hominum novorum industriam, despicitis eorum frugalitatem, pudorem contemnitis, ingenium vero et virtutem depressam exstinctamque cupitis: Verrem amatis Voi avete in odio l'energica operosità degli uomini di nobiltà recen te, considerate con altezzosità la loro vita morigerata, avete disprezzo per il loro senso dell'onore, desiderate veder abbattute e annientate la loro intelligenza e la loro virtù: Verre avete caro

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[8] Ita credo: si non virtute, non industria, non innocentia, non pudore, non pudicitia, at sermone, at litteris, at humanitate eius delectamini [8] Sia pure; se non sono la sua virtù, la sua operosità, il suo senso dell'onore e del rite gno a rendervelo caro, voi certo siete attratti dalla sua conversazione, dalla sua cultura, dalla sua raffinata edu cazione

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