' dixerat et toto conixus corpore ferrum conicit | Aveva detto e tesosi con tutto il corpo lancia il ferro |
hasta volans noctis diverberat umbras et venit aversi in tergum Sulmonis ibique frangitur, ac fisso transit praecordia ligno | La lancia volando rompe le ombre della notte e giunse nella schiena di Sulmone voltato e lìs'infrange e trapassa le viscere, rotto il legno |
volvitur ille vomens calidum de pectore flumen frigidus et longis singultibus ilia pulsat | Rotola quello vomitando dal petto un caldo fiume, e freddo sbatte i fianchi con lunghi singulti |
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diversi circumspiciunt | Da ogni parte guadano |
hoc acrior idem ecce aliud summa telum librabat ab aure | Lui più accanito per questo ecco librava un'altra arma all'altezza dell'orecchio |
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dum trepidant, it hasta Tago per tempus utrumque stridens traiectoque haesit tepefacta cerebro | Mentre trepidano, la lancia va su Tago per entrambe le tempiestridendo e trapassato il cervello s'arrestò intirpidita |
saevit atrox Volcens nec teli conspicit usquam auctorem nec quo se ardens immittere possit | Impazza feroce Volcente né vede in alcun posto l'autore del lancio né dove possa buttarsi fremente |
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'tu tamen interea calido mihi sanguine poenas persolves amborum' inquit; simul ense recluso ibat in Euryalum | Tu però intanto mi pagherai il fio per entrambi col caldo sangue disse; insieme sguainata la spada andava contro Eurialo |
tum vero exterritus, amens, conclamat Nisus nec se celare tenebris amplius aut tantum potuit perferre dolorem: 'me, me, adsum qui feci, in me convertite ferrum, o Rutuli | Allora sì, atterrito, fuor di sé, Niso grida né potè di più celarsi nelle tenebre o sopportare un così garnde dolore |
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mea fraus omnis, nihil iste nec ausus nec potuit; caelum hoc et conscia sidera testor; tantum infelicem nimium dilexit amicum | Me, me, son io che l'ho fatto, antro me volgete il ferro, o Rutuli, mio ogni inganno, niente costui né osò ne potè; invoco a testimoni di ciò il cielo e le stelle coscienti; soltanto amò troppo un amico infelice |