Senatus quoque, ut ad numerum sodalium Augustalium sorte ductorum extra ordinem adiceretur, censuit et mox ut domus ei, quam incendio amiserat, publica impensa restitveretur, dicendaeque inter consulares sententiae ius esset Quod decretum abolitum est, excusante Tiberbio imbecillitatem eius ac damnum liberalitate sua resarsurum pollicente Qui tamen moriens et in tertiis heredibus eum ex parte tertia nuncupatum, legato etiam circa sestertium vicies prosecutus, commendavit insuper exercitibus ac senatni populoque R inter ceteras necessitudines nominatim |
Dal canto suo il Senato propose di aggiungerlo, come membro in soprannumero e a titolo straordinario, al sodalizio dei sacerdoti Augustali, designati dalla sorte, poi, più tardi decretò che si ricostruisse a spese dello Stato la sua casa, che era stata distrutta da un incendio e che gli si concedesse il diritto di esprimere il proprio parere fra gli ex consoli Quest'ultima decisione fu però revocata da Tiberio, che addusse come pretesto la stupidità di Claudio e promise che lo avrebbe risarcito con la sua liberalità Tuttavia, morendo, Tiberio lo nominò tra gli eredi in terza linea, per un terzo e gli assegnò un lascito di circa due milioni di sesterzi e, per di più, lo raccomando particolarmente, tra gli altri parenti, alle armate, al Senato e al popolo romano |
[7] Sub Gaio demum fratris filio secundam existimationem circa initia imperii omnibus lenociniis colligente honores auspicatus consulatum gessit una per duos menses, evenitque ut primitus ingredienti cum fascibus Forum praetervolans aquila dexteriore umero consideret Sortitus est et de altero consulatu in quartum annum; praeseditque nonnumquam spectaculis in Gai vicem, adclamante populo: 'Feliciter' partim 'patruo imperatoris' partim 'Germanici fratri [8] Nec eo minus contumeliis obnoxius vixit Nam et si paulo serius ad praedictam cenae horam ocurrisset, non nisi aegre et circuito demum triclinio recipiebatur, et quotiens post cibum addormisceret, quod ei fere accidebat, olearum aut palmularum ossibus incessebatur, interdum ferula flagrove velut per ludum excitabatur a copreis |
7 Finalmente sotto il principato di Gaio, figlio di suo fratello, quando l'imperatore, al suo esordio, cercava di farsi ben volere con ogni possibile generosità, ottenne gli onori e fu collega di Caligola per due mesi nel consolato; quando entrò per la prima volta in foro con i fasci accadde che un'aquila, volando sopra di lui, si posò sulla sua spalla destra Fu estratto a sorte per essere console una seconda volta tre anni dopo e qualche volta presiedette gli spettacoli al posto dell'imperatore, mentre il popolo gridava: 'Felicità allo zio di Caligola' o 'al fratello di Germanico' 8 Non di meno fu soggetto ad affronti: se arrivava un po' in ritardo a cena, otteneva un posto a tavola a fatica e solo dopo aver fatto il giro della sala da pranzo; ogni volta che sonnecchiava dopo il pasto, cosa che gli accadeva quasi sempre, veniva bersagliato con i noccioli delle olive o dei datteri e qualche volta i buffoni si divertivano a svegliarlo a colpi di verga o di sferza |
Solebant et manibus stertentis socci induci, ut repente exergefactus faciem sibimet confricaret [9] Sed ne discriminibus qvidem caruit Primum in ipso consulatu, quod Neronis et Drusi fratrum Caesaris statuas segnius locandas ponendasque curasset, paene honore summotus est; deinde extraneo vel etiam domesticorum aliquo deferente assidue varieque inquietatus Cum vero detecta esset Lepidi et Gaetulici coniuratio, missus in Germaniam inter legatos ad gratulandum etiam vitae periculum adiit, indignante ac fremente Gaio patruum potissimum ad se missum quasi ad pverum regendum, adeo ut non defverint, qui traderent praecipitatum quoque in flumen, sic ut vestitus advenerat Atque ex eo numquam non in senatu novissimus consularium sententiam dixit, ignominiae causa post omnis interrogatus |
Erano soliti anche, quando russava, infilargli nelle mani delle calzature da donna, in modo che, svegliato di soprassalto, con qvelle si sfregasse il viso 9 E non fu nemmeno al riparo dai danni Inizialmente, perfino al tempo del suo consolato, poiché aveva dimostrato troppa negligenza nell'assegnare l'appalto per l'erezione delle statue di Nerone e di Druso, fratelli dell'imperatore, e nel farle rizzare, corse il rischio di essere esonerato dal suo incarico In seguito fu continuamente bersagliato dalle accuse più diverse sia di estranei, sia delle persone di casa Quando poi fu scoperta la congiura di Lepido e di Getulico, mandato in Germania con i delegati che dovevano congratularsi con l'imperatore, corse perfino il rischio di morire, perché Gaio si indignò terribilmente che gli avessero inviato lo zio, come se fosse un ragazzino da sorvegliare E non mancano qvelli che sostengono che lo fece gettare nel fiume tutto vestito come era arrivato Da qvel momento fu sempre l'ultimo ad esprimere il proprio parere in Senato e subì l'onta di essere interrogato dopo tutti gli altri |
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Svetonio, Vite dei dodici cesari: Libro 06, Par 31 - 57
Latino: dall'autore Svetonio, opera Vite dei dodici cesari parte Libro 06, Par 31 - 57
Etiam cognitio falsi testamenti recepta est, in quo et ipse signaverat Postremo sestertium octogies pro introitu novi sacerdotii coactus impendere, ad eas rei familiaris angustias decidit, ut cum obligatam aerario fidem liberare non posset, in vacuum lege praediatoria venalis pependerit sub edicto praefectorum [10] Per haec ac talia maxima aetatis parte transacta quinquagesimo anno imperium cepit quantumuis mirabili casu Exclusus inter ceteros ab insidiatoribus Gai, cum quasi secretum eo desiderante turbam submoverent, in diaetam, cui nomen est Hermaeum, recesserat; neque multo post rumore caedis exterritus prorepsit ad solarium proximum interque praetenta foribus vela se abdidit |
Fu anche istruita una causa per falso a proposito di un testamento del quale lui stesso era uno dei firmatari Infine, obbligato a pagare ottanta milioni di sesterzi per la sua ammissione ad un nuovo collegio di sacerdoti, si trovò in tali ristrettezze economiche che, non potendo far fronte ai suoi impegni con l'erario, i suoi beni furono messi in vendita liberamente, secondo la legge ipotecaria, per decreto degli intendenti erariali 10 In mezzo a vicissitudini di questo genere e ad altre simili, passò la maggior parte della sua vita, finché a cinquant'anni divenne imperatore, sia pure per un caso straordinario Respinto, insieme con tutti gli altri, dagli aggressori di Caligola, che avevano allontanato la folla con il pretesto che l'imperatore voleva restare solo, egli si ritirò in una stanza chiamata 'ermeo'; poco dopo, spaventato dalla notizia dell'assassinio, si trascinò sulla vicina terrazza e si nascose dietro le tende tirate davanti alla porta |
Latentem discurrens forte gregarius miles, animadversis pedibus, studio sciscitandi quisnam esset, adgnovit extractumque et prae metu ad genua sibi adcidentem imperatorem salutavit Hinc ad alios commilitones fluctuantis nec quicquam adhuc quam frementis perduxit Ab his lecticae impositus et, quia sui diffugerant vicissim succollantibus in castra delatus est tristis ac trepidus, miserante obvia turba quasi ad poenam raperetur insons Receptus intra vallum inter excubias militum pernoctavit, aliquanto minore spe quam fiducia Nam consules cum senatu et cohortibus urbanis forum Capitoliumque occupaverant asserturi communem libertatem; accitusque et ipse per tr pl in curiam ad suadenda quae viderentur, vi se et necessitate teneri respondit |
Un soldato che correva da tutte le parti, aveva scorto per caso i suoi piedi e, curioso di sapere chi ci poteva essere, lo stanò dal suo nascondiglio, lo riconobbe e, mentre Claudio atterrito gli si gettava ai piedi lo salutò come imperatore Poi lo condusse verso i suoi commilitoni indecisi che ancora si limitavano ad essere in subbuglio Costoro lo fecero entrare in una lettiga e, dal momento che i suoi schiavi erano fuggiti, lo portarono a turno sulle spalle fino al loro accampamento, tutto costernato e tremante, mentre la folla, al suo passaggio, lo commiserava come se, innocente, venisse condotto al supplizio Accolto all'interno delle fortificazioni, passò la notte in mezzo alle sentinelle con poche speranze e scarsa fiducia; in realtà i consoli, con l'aiuto del Senato e delle coorti urbane avevano occupato il foro e il Campidoglio con l'intenzione di difendere la libertà di tutti Quando fu invitato dai tribuni del popolo a venire in curia per consigliare ciò che giudicasse utile, mandò a dire che 'era trattenuto dalla forza e dalla necessità' |
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Verum postero die et senatu segniore in exeqvendis conatibus per taedium ac dissensionem diversa censentium et multitudine, quae circumstabat, unum rectorem iam et nominatim exposcente, armatos pro contione iurare in nomen suum passus est promisitque singulis quina dena sestertia, primus Caesarum fidem militis etiam praemio pigneratus [11] Imperio stabilito nihil antiquius duxit quam id biduum, quo de mutando rei P statu haesitatum erat, memoriae eximere Omnium itaque factorum dictorumque in eo veniam et oblivionem in perpetuum sanxit ac praestitit, tribunis modo ac centurionibus paucis e coniuratorum in Gaium numero interemptis, exempli simul causa et quod suam quoque caedem depoposcisse cognoverat |
Ma il giorno dopo, poiché il Senato, disgustato dalla molteplicità e diversità dei pareri, proseguiva con maggior lentezza nella realizzazione dei suoi piani, mentre la folla di fuori reclamava un solo capo, facendone il nome, Claudio permise che le truppe radunate gli giurassero obbedienza e promise a ciascun soldato quindicimila sesterzi Egli fu così il primo dei Cesari ad assicurarsi la fedeltà dei soldati promettendo loro un premio in denaro 11 Quando ebbe affermato il suo potere, la sua maggior preoccupazione fu qvella di far scomparire il ricordo dei due giorni di incertezza, durante i quali si era pensato di cambiare il regime dello Stato Proclamò dunque una amnistia completa e definitiva per tutto qvello che si era fatto o detto durante quei giorni e la rispettò, giacché fece solo giustiziare alcuni tribuni e alcuni centurioni che avevano preso parte alla congiura contro Caligola, un po' per dare un esempio, un po' perché aveva saputo che avevano chiesto anche la sua morte |
Conversus hinc ad officia pietatis ius iurandum neque sanctius sibi neque crebrius instituit quam per Augustum Aviae Liviae diuinos honores et circensi pompa currum elephantorum Augustino similem decernenda curavit; parentibus inferias publicas, et hoc amplius patri circenses annuos natali die, matri carpentum, quo per circum duceretur, et cognomen Augustae ab viva recusatum At in fratris memoriam per omnem occasionem celebratam comoediam quoque Graecam Neapolitano certamine docuit ac de sententia iudicum coronavit Ne Marcum qvidem Antonium inhonoratum ac sine grata mentione transmisit, testatus quondam per edictum, tanto impensius petere se ut natalem patris Drusi celebrarent, quod idem esset et aui sui Antoni |
Passando poi a testimonianze di pietà filiale, decise che la sua formula di giuramento più sacra e più frequente sarebbe stata in nome di Augusto Fece decretare gli onori divini a sua nonna Livia e volle che, nella processione del circo, sfilasse un carro, trascinato da elefanti, simile a qvello di Augusto Ordinò per i suoi parenti onori funebri, resi dallo Stato e per suo padre istituì giochi annuali nel giorno della sua nascita, mentre a sua madre decretò una vettura per trasportare nel circo la sua statua, e il soprannome di Augusta che aveva rifiutato quando era viva Quanto alla memoria di suo fratello, onorata in ogni occasione, fece rappresentare a Napoli, durante un concorso, una sua commedia greca e, secondo le decisioni dei giudici, le attribuì la corona Non dimenticò nemmeno di onorare Marc'Antonio e di ricordarlo con gratitudine, perché un giorno dichiarò con un editto che, se chiedeva con insistenza che si celebrasse l'anniversario di suo padre Druso, era perché coincideva con qvello di suo nonno Antonio |
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Tiberio marmoreum arcum iuxta Pompei theatrum, decretum qvidem olim a senatu verum omissum, peregit Gai quoque etsi acta omnia rescidit, diem tamen necis, quamuis exordium principatus sui, vetuit inter festos referri [12] At in semet augendo parcus atque civilis praenomine Imperatoris abstinuit, nimios honores recusavit, sponsalia filiae natalemque geniti nepotis silentio ac tantum domestica religione transegit Neminem exulum nisi ex senatus auctoritate restituit ut sibi in curiam praefectum praetori tribunosque militum secum inducere liceret utque rata essent quae procuratores sui in iudicando statverent, precario exegit Ius nundinarum in privata praedia a consulibus petit |
In onore di Tiberio fece erigere presso il teatro di Pompeo l'arco di marmo che già a suo tempo il Senato aveva decretato, ma che poi aveva trascurato di costrvire E quantunque avesse annullato tutti gli atti di Caligola, tuttavia vietò di inserire tra i giorni di festa qvello della sua uccisione, benché fosse anche il primo del suo principato 12 Al contrario, moderato e semplice in ciò che tendeva ad esaltare lui stesso, non volle il titolo di imperatore, rifiutò gli onori eccessivi, celebrò privatamente e solo nell'intimità le nozze di sua figlia e la nascita di suo nipote Non riabilitò nessun esiliato, senza l'autorizzazione del Senato Chiese, come un favore, che gli si permettesse di farsi accompagnare in curia dal prefetto del pretorio e dai tribuni militari, e che si desse valore di legge alle sentenze espresse dai suoi procuratori Domandò ai consoli il diritto di tenere un mercato nei suoi possedimenti privati |
Cognitionibus magistratuum ut unus e consiliariis frequenter interfuit; eosdem spectacula edentis surgens et ipse cum cetera turba voce ac manu veneratus est Tribunis plebis adeuntibus se pro tribunali excusavit, quod propter angustias non posset audire eos nisi stantes Quare in brevi spatio tantum amoris fauorisque collegit, ut cum profectum eum Ostiam perisse ex insidiis nuntiatum esset, magna consternatione populus et militem quasi proditorem et senatum quasi parricidam diris execrationibus incessere non ante destiterit, quam unus atque alter et mox plures a magistratibus in rostra producti saluum et appropinquare confirmarent [13] Nec tamen expers insidiarum usque quaque permansit, sed et a singulis et per factionem et denique civili bello infestatus est |
Assistette, con frequenza, come un semplice consigliere, alle istruttorie dei magistrati; quando costoro organizzavano spettacoli, anche lui si alzava in piedi con il resto del pubblico e li onorò sia con la voce, sia con i gesti Una volta che i tribuni della plebe vennero a trovarlo nel suo tribunale, si scusò per essere costretto, a causa del poco spazio, ad ascoltarli senza farli sedere In tal modo, a poco a poco, riuscì a guadagnarsi tanta simpatia e tanto affetto che, dopo la sua partenza per Ostia, quando si sparse la voce che era morto assassinato, il popolo, fuori di sé, coprì di insulti terribili i soldati, che considerava traditori, e i senatori che giudicava parricidi, e si calmò soltanto quando i magistrati, uno o due all'inizio, poi molti, saliti sui rostri, assicurarono che l'imperatore era salvo e stava tornando 13 Ciò nonostante non sempre rimase al riparo da imprese criminali, e fu esposto ad attentati individuali, a complotti e, infine, ad una gverra civile |
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E plebe homo nocte media iuxta cubiculum eius cum pugione deprehensus est; reperti et equestris ordinis duo in publico cum dolone ac venatorio cultro praestolantes, alter ut egressum theatro, alter ut sacrificantem apud Martis aedem adoreretur Conspiraverunt autem ad res novas Gallus Asinius et Statilius Coruinus, Pollionis ac Messalae oratorum nepotes, assumptis compluribus libertis ipsius atque seruis Bellum civile movit Furius Camillus Scribonianus Delmatiae legatus; verum intra quintum diem oppressus est legionibus, quae sacramentum mutaverant, in paenitentiam religione conversis, postquam denuntiato ad novum imperatorem itinere casu quodam ac diuinitus neque aquila ornari neque signa convelli moverique potverunt |
Un popolano fu sorpreso a mezzanotte nelle sua camera da letto con un pugnale in mano; furono scoperti anche, in città, due cavalieri romani che lo attendevano con uno stocco e un coltello da caccia per aggredirlo, uno all'uscita dal teatro, l'altro mentre faceva sacrifici al tempio di Marte Un complotto rivoluzionario fu organizzato da Asinio Gallo e Statilio Corvino, nipoti degli oratori Pollione e Messala, che avevano reclutato un gran numero di liberti e di schiavi La gverra civile ebbe per promotore Furio Camillo Scriboniano, luogotenente in Dalmazia, ma essa fu soffocata in meno di cinque giorni Le legioni infedeli al loro giuramento, furono in realtà indotte a pentirsi da un timore superstizioso, perché, al momento in cui ricevettero l'ordine di mettersi in marcia per raggiungere il loro nuovo generale, per un caso provvidenziale e fortuito non riuscirono ad adornare l'aquila e a smuovere le loro insegne |