Quantum Deus possit Materiam ipse sibi formet, an data utatur Utrum idea materiae prius superveniat, an materia ideae Deus quidquid vult efficiat, an in multis rebus illum tractanda destituant: et a magno artifice prave formentur multa, non quia cessat ars, sed quia id in quo exercetur, saepe inobsequens arti est [17] Haec inspicere, haec discere, his incubare, nonne transilire est mortalitatem suam, et in meliorem transcribi sortem Quid tibi, inquis, ista proderunt Si nihil aliud, hoc certe sciam, omnia angusta esse, mensus Deum |
Al sapere quanta sia la potenza di Dio Se Egli stesso si crei la materia o se utilizzi una materia che gli è stata data Quale delle due realtà venga prima, la materia o la ragione Se Dio faccia tutto ciò che vuole o se molte circostanze le cose che deve realizzare lo deludano e dalle mani del grande artefice escano molte opere difettose, non perché larte venga meno, ma perché la materia su cui si esercita larte oppone resistenza [17] Esaminare a fondo questi problemi, studiarli, lasciarsi assorbire totalmente da essi non significa forse oltrepassare i limiti della propria condizione mortale e passare in una condizione migliore Che giovamento, chiedi, ne trarrai Se non altro, certamente questo, mi renderò conto della limitatezza di tutte le cose, quando avrò misurato Dio |