si piguit portas ultra procedere, at illuc iussisses lectum lentius ire meum | Se ti rincrebbe proceder oltre le porte, almeno là avessi ordinato che il mio corteo andasse più lento |
[30] cur uentos non ipse rogis, ingrate, petisti | [30] Perché tu stesso o ingrato, non invocasti i venti per i roghi |
cur nardo flammae non oluere meae | Perché le mie fiamme non profumarono di aroma |
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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia III
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia III
hoc etiam graue erat, nulla mercede hyacinthos inicere et fracto busta piare cado | Anche questo era faticoso, gettare giacinti che non costano nulla e onorare la tomba con un'anfora spezzata |
Lygdamus uratur- candescat lamina uernae -[35] sensi ego, cum insidiis pallida uina bibi - at Nomas -arcanas tollat uersuta saliuas; dicet damnatas ignea testa manus | Ligdamo sia bruciato-si riscaldi la piastra per lo schiavo - [35] io mi accorsi, quando bevvi i vini illividiti dai veleni - anche Noma - astuta, tolga i filtri arcani; il coccio rovente racconterà le azioni malvagie |
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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia IX
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia IX
quae modo per uilis inspecta est publica noctes, haec nunc aurata cyclade signat humum;[40] et grauiora rependit iniquis pensa quasillis, garrula de facie si qua locuta mea est; nostraque quod Petale tulit ad monumenta coronas, codicis immundi uincula sentit anus; caeditur et Lalage tortis suspensa capillis,[45] per nomen quoniam est ausa rogare meum | Quella che poco fa fu vista prostituta nelle notti a poco prezzo,questa ora calpesta il suolo con la ciclide dorata; [40] e assegna gli incarichi più pesanti con cesti disuguali, se qualcuna ciarliera parlò della mia bellezza; Petale poiché portò ghirlande alla mia tomba, provò da vecchia le catene dell'immondo ceppo; e Lalage è colpita appesa per i capelli attorcigliati, [45] poiché osò supplicare in nome mio |
te patiente meae conflauit imaginis aurum, ardente e nostro dotem habitura rogo | Tu consenziente, fuse l'oro della mia immagine, per avere la dote dal mio rogo ardente |
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Properzio, Elegie: Libro II, Elegia VI
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia VI
non tamen insector, quamuis mereare, Properti: longa mea in libris regna fuere tuis | Tuttavia non perseguito, sebbene lo meriteresti, Properzio: i miei lunghi domini furono nei tuoi libri |
[50] iuro ego Fatorum nulli reuolubile carmen, tergeminusque canis sic mihi molle sonet, me seruasse fidem | [50] Giuro sul carme dei Fati che nessuno cancella, e risuoni il cane tricipite così debolmente per me, che mi sono conservata fedele |
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Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro III, Elegia XIV
si fallo, uipera nostris sibilet in tumulis et super ossa cubet | Se inganno, una vipera sibili sul mio sepolcro e riposi sulle ossa |