Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 17, Paragrafi 212-218, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 17, Paragrafi 212-218

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 17, Paragrafi 212-218
non eadem ut in vite libertas, quoniam certa latera, sed facilius abscondere et detorquere, quo velis, plagas Non la stessa libertà come nella vite, poiché definiti i lati, ma più facile nascondere e volgere le ferite, dove vuoi
in arborum tonsura supiniore velut calices faciendi, ne consistat umor Il taglio nella parte superiore degli alberi come quello da fare ai calici, affinchè non ristagni il liquido
[215] Viti adminicula addenda, quae scandat adprehensa, si maiora sint [215] Bisogna aggiungere appoggi alla vite, che attaccata s'innalza, se (gli alberi) sono più grandi

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 31-35
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 31-35

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 21, Paragrafi 31-35

vitium generosarum pergulas quinquatribus putandas et, quarum servare uvas libeat, decrescente luna tradunt; quae vero interlunio sint putatae, nullis animalium obnoxias esse Tramandano che le pergole delle viti abbondanti vanno potate alle quinquatri e, quelle di cui si voglia conservare l'uva, con la luna calante; quelle invece che siano state potate nell'interlunio, non essere soggette a nessun animale
alia ratione plena luna noctu tondendas, cum sit ea in leone, scorpione, sagittario, tauro, atque in totum serendas plena aut crescente utique censent Con un altro metodo devono essere potate di notte con la luna piena, quando questa sia nel leone, nello scorpione, nel sagittario, nel toro, e in generale pensano che debbano essere piantate con la luna piena o almeno crescente

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 23, Paragrafi 69-72
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 23, Paragrafi 69-72

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 23, Paragrafi 69-72

sufficiunt in Italia cultores deni in centena iugera vinearum Dieci contadini in Italia bastano in cento iugeri di vigna
[216] Et abunde satu cultuque arborum tractato, quoniam de palmis et cytiso in peregrinis arboribus adfatim diximus, ne quid desit, indicanda reliqua natura est magno opere pertinens ad omnia ea [216] E trattato ampiamente il piantare e il coltivare delle piante, poiché abbiamo discusso largamente delle palme e del citiso in merito alle piante esotiche, affinché non manchi qualcosa, bisogna indicare la restante caratteristica riguardante tutte queste cose con grande attinenza

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 163-178
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 163-178

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 163-178

infestantur namque et arbores morbis Infatti anche gli alberi sono travagliati da malattie
quid enim genitum caret his malis Infatti quale degli esseri generati è privo di questi mali
et silvestrium quidem perniciosos negant esse vexarique tantum grandine in germinatione aut flore, aduri quoque fervore aut flatu frigidiore, praepostero die, nam suo frigora etiam prosunt, ut diximus E certo negano che quelli delle piante selvatiche siano pericolosi ed essere tormentate solo dalla grandine durante la germinazione o la fioritura, essere anche bruciate dal caldo o dal vento freddo, nel giorno inopportuno, infatti i freddi giovano anche a suo tempo, come abbiamo detto
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 01-71

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Prefazione

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafi 86-96

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 191-204


Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 03, paragrafi 38-44

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 25-66