mentre Agar si disperava piangendo per la prossima fine del figlioletto a causa della mancanza d'acqua, L'Arcangelo Michele discese dal cielo a consolarla e a indicarle un pozzo che consenta alla donna e al fanciullo di salvarsi.
E' noto che un dipinto sul rame con tale soggetto fu commissionato al Cantarini dal mercante veneziano Gaspare di Luca e che lo stesso soggetto venne poi replicato su tela del Cantarini per la quadreria del bolognese Machiavelli.
La creatura uscita dall'acqua non ha mai potuto separarsene, se non per brevi periodi; la creatura umana, uscita dalla foresta pluviale, ha imparato a cercarla, a conservarla, a tornarvi quotidianamente, ad attraversare le savane stagionalmente aride, a popolare le terre temperate, ha imparato ad amare l'acqua come se stesso.
Ha imparato la pioggia fecondatrice, la sorgente, il sentiero dell'abbeverata, la cisterna della riserva, il pozzo, il secchio e L'anfora. L'acqua ha insegnato il lavoro quotidiano, più della raccolta e della caccia, prima del fuoco, del pane e del gregge, prima del cammino.