Nel frattempo si sviluppa anche la carriera di Pompeo ( da ricordare nel 66 la vittoria contro i pirati e la conseguente risistemazione dell'Oriente). Nel 60 c'è un accordo privato, Il Primo Triumvirato, tra Pompeo, Crasso e Cesare in cui questi tre uomini , nelle cui mani c'è l'"imperium" si spartiscono il potere (Pompeo la penisola iberica e la Spagna; Cesare l'anno dopo divenne console e per 5 anni governatore della Gallia; Crasso aveva la parte orientale dell'impero)
Cesare va in Gallia e dalla Provenza progetta delle missioni militari (senza approvazione del senato) e con una serie di campagne durate circa 10 anni controlla tutta la Gallia (territorio vastissimo e ricchissimo). Nel frattempo però si costruisce un vero e proprio esercito personale. Nel frattempo l'accordo del 56 a Lucca aveva stabilito anche che una volta completati questi 10 anni avrebbe potuto presentarsi a Roma senza deporre l'"imperium" per il consolato dell'anno seguente. Nel 53 però muore Crasso (perde anche le insegne) e il triumvirato perde il suo equilibrio. Pompeo nel 52 fa annullare quel provvedimento e si fa nominare "consul sine collega" ( a Roma ci sono anche gli scontri tra Clodio (dalla parte di Cesare) e Milone (tribuno che sostiene Pompeo)). Gli scontri partono dalla morte violenta di Clodio, Milone è costretto a fuggire da Roma.
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nell'inverno tra il 75 e il 74 a.C. si verificò l'episodio del rapimento, da parte di questi ultimi, del futuro Dictator Gaio Giulio Cesare, all'epoca all'incirca 24enne e alle prese con le sue prime...
Nel 51 Pompeo è per la seconda volta consul sine collega. Nel 50 Cesare va nella Gallia Cisalpina e agli inizi del 49 manda delle lettere al Senato, che non vengono neppure lette e il 7 gennaio del 49 il Senato pronuncia il "senatus consultum ultimum" con cui Cesare è proclamato nemico pubblico. Cesare con le legione passa la linea pomeriale attraversando il fiume Rubicone ("Alea iacta est").
Cesare segue la costa adriatica e non trova ostacoli; Pompeo si sposta in oriente e Cesare arriva a Roma, si appropria del tesoro pubblico. Manda Apollonio e Petrenio in Spagna e Trebonio a Marsiglia dove c'erano delle truppe di Pompeo. Si mette poi sulle tracce di Pompeo e inizialmente si trova in svantaggio. Nell'agosto del 49 a Farsalo i senatori inesperti spingono Pompeo alla battaglia e Cesare ottiene una grande vittoria.
Pompeo fugge in Egitto dove c'era la lotta tra i figli di Tolomeo e Cleopatra e quando arriva sulle coste, due emissari di Tolomeo, Achilla e Settimio, che uccidono Pompeo e hli tagliano la testa, mandandola in omaggio a Cesare. Il Bellum Civile si conclude quando Cesare riesce a fare uccidere Achilla e Settimio. Nel 47 vince a Zela ("veni, vidi, vici"). Nel 46 vince a Taiso e nel 45 in Spagna a Munda. In un anno tenterà di ristrutturare la res publica, la cosa riuscirà soltanto ad Ottaviano poiché nelle idi di Marzo del 44 a.C. Cesare muore sotto i pugnali della congiura architettata dagli optimates. Le sue opere principali sono il "Bellum Civile" e il "De bello Gallico".