Poppea lasciò il marito per diventare l'amante di Nerone e poi lo convinse a sposarla. Per fare questo, Nerone, mandò la prima moglie in esilio ed in seguito la fece uccidere. La testa della donna, venne offerta in dono a Poppea su di un vassoio. Con Poppea, gli storici romani sono severi: ambiziosa, intrigante, immorale, malvagia. In compenso tutti ne lodano la bellezza. Cassio Dione, all'inizio del III secolo, racconta molto fantasiosamente che ogni giorno Poppea si faceva portare cento asine che avevano da poco partorito, per bagnarsi nel loro latte. Si riteneva infatti che quest'ultimo addolcisse la pelle e ne contrastasse l'invecchiamento.
Divenuta imperatrice, anni dopo anche se incinta, neanche Poppea sfuggi al furore del marito. Nerone tornò a casa tardi dalle corse e Poppea, offesa, lo rimproverò per essere tornato a notte fonda. L'imperatore, in un impulso di ira, l'avrebbe uccisa a calci