[43] Miseret atque etiam pudet aestimantem quam sit frivola animalium superbissimi origo, cum plerisque abortus causa odor a lucernarum fiat extinctu | [43] Si impietosisce e prova anche vergogna chi pensa quanto sia precaria l'origine del più superbo degli esseri animati, poiché per molte diventa causa di aborto l'odore dello spegnimento delle lucerne |
his principiis nascuntur tyranni, his carnifex animus | Con questi inizi nascono i tiranni, con questi l'animo carnefice |
tu qui corporis viribus fidis, tu qui fortunae munera amplexaris et te ne alumnum quidem eius existimas, sed partum, [44] tu cuius imperatoria est mens, tu qui te deum credis aliquo successu tumens, tanti perire potuisti | Tu che confidi nelle forze del corpo, tu che abbracci i doni della fortuna e ti consideri non certo suo alunno, ma figlio, [44] tu il cui animo è dominatore, tu che ti credi un dio inorgogliendoti per qualche successo, potevi morire per tanto poco |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 03, paragrafi 140-152
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 03, paragrafi 140-152
atque etiam hodie minoris potes, quantulo serpentis ictus dente aut etiam, ut Anacreon poeta, acino uvae passae, ut Fabius Senator praetor, in lactis haustu uno pilo strangulatus | E anche oggi puoi per ancor meno, ferito dal dente minuscolo di un serpente e anche, come il poeta Anacreonte, per un acino d'uva passa, come il pretore Fabio Senatore, soffocato da un solo pelo con un sorso di latte |
is demum profecto vitam aequa lance pensitabit, qui semper fragilitatis humanae memor fuerit | Infine certamente considererà la vita con una bilancia equa, colui che sarà sempre stato memore della fragilità umana |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 29, Paragrafi 113-143
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 29, Paragrafi 113-143
[45] In pedes procidere nascentem contra naturam est, quo argumento eos appellavere Agrippas ut aegri partus, qualiter et M | [45] E' contro natura che chi nasce proceda di piedi, per il cui motivo li chiamarono Agrippa come il parto di un malato, così dicono generato anche Agrippa, quasi unico esempio di felicità fra tutti quelli generati in tal modo |
Agrippam ferunt genitum, unico prope felicitatis exemplo in omnibus ad hunc modum genitis; quamquam is quoque adversa pedum valitudine, misera iuventa, exercito aevo inter arma mortesque ac noxia accessu, infelici terris stirpe omni, sed per utrasque Agrippinas maxime, quae Gaium, quae Domitium Neronem principes genuere totidem faces generis humani, [46] praeterea brevitate aevi, quinquagensimo uno raptus anno in tormentis adulteriorum coniugis socerique praegravi servitio, luisse augurium praeposteri natalis existimatur | Sebbene anche lui per la disposizione contraria dei piedi, con un'infelice giovinezza, col periodo militare tra le armi e le morti e con una successione funesta, con tutta la stirpe infausta per le terre, ma soprattutto per le due Agrippine, che generarono una Gaio, una Domizio Nerone principi altrettanto flagelli del genere umano, [46] inoltre per la brevità del periodo, sottratto a cinquantuno anni fra i tormenti degli adulteri della moglie e per la pesante dipendenza dal suocero, è ritenuto aver scontato il presagio della nascita al contrario |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 01-20
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Neronem quoque, paulo ante principem et toto principatu suo hostem generis humani, pedibus genitum scribit parens eius Agrippina | Anche Nerone, principe poco prima e durante tutto il suo principato nemico del genere umano, nato di piedi scrisse sua madre Agrippina |
ritus naturae hominem capite gigni, mos est pedibus efferri | Legge di natura che l'uomo nasca di testa, è usanza che sia portato via di piedi |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 13, Paragrafi 01-28
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 13, Paragrafi 01-28
[47] Auspicatius enecta parente gignuntur, sicut Scipio Africanus prior natus primusque Caesarum a caeso matris utero dictus, qua de causa et Caesones appellati | [47] E' più augurabile nascere da madre deceduta di parto, come Scipione l'Africano il primo nato e primo dei Cesari denominato dall'utero tagliato della madre, per la quale causa sono anche chiamati Cesoni |