- Nella città di Cafarnao, un gabelliere, che da le spalle all'osservatore ed è vestito di rosso, si presenta a Gesù circondato dai 12 apostoli chiedendo un tributo destinata al Tempio. Nessuno ha monete per pagare, così Gesù invita Pietro ad andare al lago vicino e gettare un amo nell'acqua. Lo informa che pescherà un pesce, nella cui bocca, Pietro troverà una moneta d'argento necessaria per pagare la tassa. Pietro con il braccio, ripete la direzione indicata da Cristo quasi disorientato e bisognoso di conferma
- Ecco Pietro al lago, ha pescato un pesce ed è intento ad aprirgli la bocca per estrarre la moneta
- Pietro si presenta al gabelliere e gli consegna in mano la moneta necessaria al pagamento del tributo
Il significato evangelico della scena vuole affermare che anche la chiesa e i fedeli hanno l'obbligo di rispettare la sfera del potere civile
L'episodio centrale dell'affresco di Masaccio, il confronto tra Gesù e i dodici apostoli e il gaballiere di Cafarnao, non è perfettamente conforme al racconto biblico in cui solo Pietro viene avvicinato dai gabellieri.
Masaccio invece ha fatto di Cristo, l'autorità spirituale che sta dietro questi eventi, il fulcro della composizione. Cristo ordina a Pietro di recarsi al mare, e lui a giudicare dalle sopracciglia aggrottate, sembra essere perplesso. La personalità pagana dell'esattore è sottolineata dalla corta tunica romana e dal fisico atletico.
Nella Firenze dei tempi di Masaccio, le tasse costituivano un argomento di scottante attualità; erano infatti consistenti la frequenza e l'entità dei contributi richiesti alla popolazione per coprire le enormi spese necessarie alla difesa e al governo della città