Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 45 - 47

Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 45 - 47

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 31; 45 - 47
[45] Attalus Romanique cum Piraeum primo ab Hermione petissent, paucos ibi morati dies oneratique aeque immodicis ad honores sociorum atque in ira adversus hostem fuerant Atheniensium decretis, navigant a Piraeo Andrum [45] Attalo e i Romani avendo raggiunto dapprima il Pireo, fermatisi pochi giorni e subissati di decreti dagli Ateniesi, egualmente esagerati negli onori resi agli alleati come lo erano stati nellira contro il nemico quelli riguardanti Filippo,dal Pireo navigano verso Andro
Et cum in portu quem Gaureion vocant constitissent, missis qui temptarent oppidanorum animos, si voluntate tradere urbem quam vim experiri mallent, postquam praesidio regio arcem teneri nec se potestatis suae esse respondebant, expositis copiis apparatuque omni urbium oppugnandarum diversis partibus rex et legatus Romanus ad urbem subeunt Arrestatisi nel porto che chiamano Gaurio mandati degli ambasciatori a sondare le intenzioni degli abitanti, se avessero preferito consegnare spontaneamente la città piuttosto che subire lassalto,dopo che ebbero risposto che la rocca era tenuta da una guarnigione di Filippo e che essi non erano liberi delle loro azioni, sbarcate le truppe e tutte le macchine adatte ad attaccare una città, da opposte direzioni il re e il legato romano marciarono sulla città
Plus aliquanto Graecos Romana arma signaque non ante visa animique militum tam prompte succedentium muros terruere; itaque fuga extemplo in arcem facta est, urbe hostes potiti I Greci furono notevolmente più spaventati dalle armi e dalle insegne romane, che vedevano per la prima volta, e dal coraggio dei soldati che scalavano così prontamente le mura,; perciò fuggirono sùbito nella rocca e i nemici si impossessarono della città

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Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 19 - 20

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 19 - 20

Et in arce cum biduum loci se magis quam armorum fiducia tenuissent, tertio die pacti ipsi praesidiumque ut cum singulis vestimentis Delium Boeotiae transveherentur, urbem arcemque tradiderunt Dopo aver resistito due giorni nella rocca, fidando più nella posizione che nelle loro armi, il terzo giorno, ottenuto di essere trasportati, loro e la guarnigione, ciascuno con un vestito, a Delio in Beozia, consegnarono la città e la rocca
Ea ab Romanis regi Attalo concessa: praedam ornamentaque urbis ipsi avexerunt Questa fu lasciata dai Romani al re Attalo, mentre portarono via il bottino e ciò che era di ornamento alla città

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Livio, Ab urbe condita: Libro 40; 51 - 55

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 40; 51 - 55

Attalus, ne desertam haberet insulam, et Macedonum fere omnibus et quibusdam Andriorum ut manerent persuasit Attalo, per non trovarsi con unisola deserta, convinse a rimanere la maggior parte dei Macedoni e alcuni abitanti di Andro
Postea et ab Delio qui ex pacto trauecti eo fuerant promissis regis, cum desiderium quoque patriae facilius ad credendum inclinaret animos, revocati Poi anche quelli che secondo i patti erano stati trasportati a Delio si lasciarono indurre al ritorno dalle promesse del re, tanto più che la nostalgia della patria li spingeva a prestarvi fede

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Livio, Ab urbe condita: Livio 37; 56 - 60

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Livio 37; 56 - 60

Ab Andro Cythnum traiecerunt; ibi dies aliquot oppugnanda urbe nequiquam absumpti et, quia vix operae pretium erat, abscessere Da Andro passarono a Citno; qui vennero perduti invano alcuni giorni ad assediare la città; poi, dato che limpresa non era di grande importanza, se ne andarono
Ad Prasiascontinentis Atticae is locus estIssaeorum viginti lembi classi Romanorum adiuncti sunt A Prasie , località dellAttica, venti battelli degli Issei si unirono alla flotta romana

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Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 21-25

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 05, 21-25

Ii missi ad populandos Carystiorum agros; cetera classis Geraestum, nobilem Euboeae portum, dum ab Carysto Issaei redirent, tenuit Furono inviati a devastare le terre dei Caristii; il resto della flotta si fermò a Geresto, ben noto porto dellEubea, finché gli Issei fossero tornati da Caristo

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Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 45 - 49

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Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 07 - 08

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 07 - 08

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 35 - 38

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 35 - 38

Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 08 - 09

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 08 - 09