Sin dall'antichità i giochi, soprattutto di gruppo, furono molto apprezzati e diffusi anche negli ambienti alti della Corte: giochi di paragone, di abbinamento, da tavolo, di parole, di carte. Tra i primi giochi registrati ci furono gli awase
Gli Awase erano gare in cui i partecipanti si sfidavano nel combinare o mettere al paragone:
- poesie - uta awase
- dipinti - e awase
- conchiglie - kai awase
- ma anche incensi, fiori o uccelli
le gare di poesia avvenivano anche tra poeti professionisti e consistevano nel recitare un verso al quale gli altri dovevano rispondere in modo appropriato e coerente con il tema e lo stile, da cui si sviluppò la poesia concatenata.
Tra i giochi più affascinanti c'è sicuramente quello delle conchiglie, che richiedevano accostamento delle due parti della conchiglia dipinte o scritte per completare una poesia. Letteratura, poesia, calligrafia e pittura erano fortemente legati in questi passatempi, tanto da implicare una notevole preparazione da trasformarsi a certi livelli in vere gare tra professionisti.
Il gioco del kai awase consisteva nel trovare la conchiglia che completava la poesia scritta in una metà, ricomponendola correttamente con l'altra. Il Kai awase è uno dei giochi classici più aati, particolarmente nell'ambiente femminile e nobiliare, con numerosi riferimenti sia letterari sia pittorici