Ecco tre dipinti dove la posa non è casuale
- Nel primo quadro: Pala Montefeltro commissionata intorno al 1472, Federico Montefeltro ( che era il committente ) è rappresentato in armi inginocchiato in segno di devozione. Ha riposto l'elmo e sta pregando ovviamente di profilo. Maria è in preghiera e dietro di lei, sono disposti 6 santi e 4 angeli. Per alcuni la motivazione della commissione era dovuta alla nascita del figlio Guidubaldo, cui segui la morte a causa di una polmonite della moglie Battista Sforza a 26 anni. In precedenza, Battista ( figlia di Alessandro Sforza duca di Pesaro ), aveva avuto 8 figlie femmine di cui 2 morte premature.
- Nel secondo dipinto viene ripreso in una posa classica laterale
- Federico da Montefeltro con il figlio Guidubaldo
L'ANELLO VEDOVILE
nella pala Montefeltro, Federico di Urbino porta nella mano, l'anello vedovile. Questo segnale ha portato alcuni storici a dedurre che l'opera fu eseguita dopo la morte della consorte - Battista Sforza - poco dopo il parto. Tuttavia esami approfonditi, hanno evidenziato che le mani di Federico, furono ridipinte, questo indirizza verso una nuova conclusione. L'opera fu iniziata prima della morte della moglie, solo per ringraziare la Vergine della nascita del figlio, e solo successivamente l'anello vedovile fu aggiunto
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