Qui l'artista si serve della luce e della composizione per rendere l'idea di un giorno estivo: il Sole è già caldo e la famiglia siede all'ombra. La promettente carriera di De Nittis fu bruscamente stroncata da un infarto nel 1884, quando l'artista aveva solo 38 anni (il figlio Jacques De Nittis, medico, morirà il 21 febbraio 1907 a cannes). La sedia vuota in primo piano era senza dubbio stata occupata da lui stesso, forse persino mentre dipingeva il quadro ignaro che presto sarebbe rimasta per sempre vuota.
Le ottime doti pittoriche e i temi trattati dall'artista, che ritraevano la vita moderna, resero i suoi dipinti accessibili e collezionabili. A Parigi fece amicizia con Degas, conobbe altri impressionisti e prese parte alla prima esibizione impressionista del 1874 dopo la quale divenne noto come "l'impressionista italiano".
Leontine e il giovane Jacques appaiono seduti alla grande tavola apparecchiata con amore, mentre il posto che era stato occupato un attimo prima dall'artista risulta ormai vuoto. Resta come traccia della sua presenza, il tovagliolo abbandonato in primo piano, come se fosse il presagio dell'imminente scomparsa.
Capolavoro estremo dell'artista, il dipinto fu presentato al salon del 1884. Alla tavola in giardino siedono la moglie Leontine e il figlio Jacques, mentre il pittore sembra essersi appena alzato dal suo posto, lasciando la sedia scostata tagliata dal bordo inferiore. Spesso considerato come il testamento spirituale del pittore o come un'opera di felice evasione, il dipinto è un grandioso trionfo del colore della luce, che illumina in pieno sole il prato in secondo piano e si modula nell'ombra del primo piano, acceso dei riflessi luccicanti delle stoviglie, dei piatti, dell'argenteria, delle porcellane, disseminate sulla tavola come una vasta natura morta.
De Nittis indaga le ombre colorate degli oggetti e delle persone, dai riflessi bluastri del piumaggio delle anatre alle sfumature violette della tovaglia bianca, alle pennellate rosa nelle trasparenze dei vetri