Vitruvio, De Architectura: Libro 01, 01, 1.18

Vitruvio, De Architectura: Libro 01, 01, 1.18

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 01, 01, 1.18
Caput Primum [1] Architecti est scientia pluribus disciplinis et variis eruditionibus ornata, (cuius iudicio probantur omnia) quae ab ceteris artibus perficiuntur

Opera ea nascitur et fabrica et ratiocinatione

Fabrica est continuata ac trita usus meditatio, quae manibus perficitur e materia cuiuscumque generis opus est ad propositum deformationis

Ratiocinatio autem est, quae res fabricatas sollertiae ac rationis proportione demonstrare atque explicare potest

[2] Itaque architecti, qui sine litteris contenderant, ut manibus essent exercitati, non potuerunt efficere, ut haberent pro laboribus auctoritatem; qui autem ratiocinationibus et litteris solis confisi fuerunt, umbram non rem persecuti videntur

At qui utrumque perdidicerunt, uti omnibus armis ornati citius cum auctoritate, quod fuit propositum, sunt adsecuti
Capitolo primo [1] La conoscenza dell'architetto è corredata da molte discipline e varie cognizioni, (tutte le cose sono approvate dal parere di questo) che sono ricavate dalle altre arti

Questa scienza è nata anche dalla pratica e dalla teoria

La pratica è continuativa e frequente l'esercizio dell'uso per la finalità del cambiamento che è fatto con le mani dalla materia di qualsiasi genere è il lavoro

La teoria invece consiste, che si può dimostrare e spiegare quelle cose fabbricate in un rapporto di cura e precisione

[2] Pertanto gli architetti, che avevano esercitato senza cognizioni, purché si fossero esercitati con le mani, non poterono realizzare, così da avere legittimità per i lavori; quelli che invece saranno stati fiduciosi delle sole teorie e conoscenze, sembrano che hanno realizzato l'ombra non un progetto

Ma coloro che approfondirono entrambe le cose, forniti di tutti gli strumenti da usare, ottennero più velocemente con autorevolezza, quello che fu il proposito
[3] Cum in omnibus enim rebus, tum maxime etiam in architectura haec duo insunt, quod significatur et quod significant

Significatur proposita res, de qua dicitur; hanc autem significat demonstratio rationibus doctrinarum explicata

Quare videtur utraque parte exercitatus esse debere, qui se architectum profiteatur

Itaque eum etiam ingeniosum oportet esse et ad disciplinam docilem

Neque enim ingenium sine disciplina aut disciplina sine ingenio perfectum artificem potest efficere

Et ut litteratus sit, peritus graphidos, eruditus geometria, historias complures noverit, philosophos diligenter audierit, musicam scierit, medicinae non sit ignarus responsa iurisconsultorum noverit, astrologiam caelique rationes cognitas habeat

[4] Quae cur ita sint, haec sunt causae
[3] Infatti come in tutti i campi, così soprattutto anche in architettura sussistono queste due cose, ciò che è il significato e ciò che è il significante

Il significato la cosa proposta, di cui si parla; invece la dimostrazione chiarita con le spiegazioni delle dottrine indica quest'altra

Perciò chi si proclama architetto, è evidente che debba essere esperto di entrambi i campi

Pertanto è opportuno che sia anche ingegnoso e duttile verso la disciplina

Infatti né l'ingegno senza la disciplina o la disciplina senza l'ingegno può rendere un artefice perfetto

E affinchè sia letterato, abile disegnatore, esperto in geometria, abbia conosciuto diversi fatti storici, abbia ascoltato diligentemente i filosofi, abbia appreso la musica, non sia ignaro di medicina, avrà conosciuto i responsi degli avvocati, conosca l'astrologia e le teorie conosciute del cielo

[4] Perché queste cose siano così, queste sono le ragioni
Litteras architectum scire oportet, uti commentariis memoriam firmiorem efficere possit

Deinde graphidis scientiam habere, quo facilius exemplaribus pictis quam velit operis speciem deformare valeat

Geometria autem plura praesidia praestat architecturae; et primum ex euthygrammis circini tradit usum, e quo maxime facilius aedificiorum in areis expediuntur descriptiones normarumque et librationum et linearum directiones

Item per opticen in aedificiis ab certis ragionibus caeli lumina recte ducuntur

Per arithmeticen vero sumptus aedificiorum consummantur, mensurarum rationes explicantur, difficilesque symmetriarum quaestiones geometricis rationibus et methodis inveniuntur

[5] Historias autem plures novisse oportet, quod multa ornamenta saepe in operibus architecti designant, de quibus argumentis rationem, cur fecerint, quaerentibus reddere debent
E' necessario che l'architetto conosca la letteratura, affinchè possa rendere più salda la memoria con gli appunti

Poi avere la capacità del disegno, con cui più facilmente sia capace di tracciare quanto voglia l'aspetto dell'opera con gli esemplari disegnati

La geometria poi offre più supporti all'archiettura; e dapprima tramanda l'uso della squadra e del compasso, con cui soprattutto più facilmente sono realizzate le descrizioni degli edifici sui piani e le direzioni delle squadre, dei livelli e delle linee

Ugualmente negli edifici per certe conoscenze in merito all'ottica sono seguite correttamente le illuminazioni del cielo

Circa l'aritmetica in verità sono calcolati i costi degli edifici, sono spiegati i calcoli delle misure, e le difficili questioni delle simmetrie sono risolte con teorie e metodi geometrici

[5] E' necessario poi aver conosciuto più storie, poiché spesso molti ornamenti si individuano nelle opere, gli architetti, devono spiegare a chi chiede il motivo di tali soggetti, perché li fecero

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Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 04, 1.2
Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 04, 1.2

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 06, 04, 1.2

Quemadmodum si quis statuas marmoreas muliebres stolatas, quae cariatides dicuntur, pro columnis in opere statuerit et insuper mutulos et coronas conlocaverit, percontantibus ita reddet rationem Caria, civitas Peloponnensis, cum Persis hostibus contra Graeciam consensit

Postea Graeci per victoriam gloriose bello liberati communi consilio Cariatibus bellum indixerunt

ltaque oppido capto, viris interfectis, civitate declarata matronas eorum in servitutem abduxerunt, nec sunt passi stolas neque ornatus matronales deponere, uti non una triumpho ducerentur, sed aeterno, servitutis exemplo gravi contumelia pressae poenas pendere viderentur pro civitate

Ideo qui tunc architecti fuerunt aedificiis publicis designaverunt earum imagines oneri ferundo conlocatas, ut etiam posteris nota poena peccati Cariatium memoriae traderetur
Pertanto se qualcuno avrà collocato statue di marmo di donne con le stole, che sono dette cariatidi, al posto delle colonne in un edificio e avrà disposto sopra mensole e corone, renderà così spiegazione a quelli che chiedono

Caria, città del Peloponneso, si alleò con i nemici persiani contro la Grecia; Poi i Greci usciti gloriosamente dalla guerra grazie alla vittoria promossero per decisione comune una guerra contro i Cariati

Quindi presa la città, uccisi gli uomini, bruciata la città fecero schiave le loro donne e non permisero di deporre le stole né gli ornamenti femminili, affinchè fossero condotte non in un solo trionfo, ma per sempre, come esempio di schiavitù, oppresse dalla pesante umiliazione sembrassero pagare le colpe per conto della cittadinanza

Perciò gli architetti di allora, rappresentarono le loro figure sugli edifici pubblici posizionate nel reggere il peso, affinchè anche ai posteri fosse tramandata per ricordo la famosa pena della colpa dei Cariati
[6] Non minus Lacones, Pausania Agesilae filio duce, Plataeeo proelio pauca manu infinitum numerum exercitus Persarum cum superavissent, acto cum gloria triumpho spoliorum et praedae, porticum Persicam ex manubiis, laudis et virtutis civium indicem, victoriae posteris pro tropaeo constituerunt

Ibique captivorum simulacra barbarico vestis ornatu, superbia meritis contumeliis punita, sustinentia tectum conlocaverunt, uti et hostes horrescerent timore eorum fortitudinis effectus, et cives id exemplum virtutis aspicientes gloria erecti ad defendendam libertatem essent parati

Itaque ex eo multi statuas Persicas sustinentes epistylia et ornamenta eorum conlocaverunt, et ita ex eo argumento varietates egregias auxerunt operibus

Item sunt aliae eiusdem generis historiae, quarum notitiam architectos tenere oporteat
[6] Non di meno gli Spartani, sotto la guida di Pausania, figlio di Agesilao, avendo sconfitto nella battaglia di Platea con una piccola schiera l'immenso numero dell'esercito dei Pesiani, celebrato il trionfo con onore delle spoglie e del bottino, col denaro eressero il portico persiano, emblema del merito e del coraggio dei cittadini, come trofeo della vittoria per i posteri

E qui posero per sostenere il tetto statue dei prigionieri con ornamento barbarico della veste, avendo punito la superbia con giuste umiliazioni, affinché anche i nemici tremassero per la paura dell'effetto del loro coraggio, e i cittadini guardando l'esempio di valore animati dalla gloria sarebbero stati pronti a difendere la libertà

Per questo motivo molti collocarono statue di Persiani che sostengono gli epistili e i loro ornamenti, e così con questa soluzione aumentarono nelle opere le raffinate varietà

Ma ci sono altre storie dello stesso genere, di cui sia opportuno che gli architetti abbiano conoscenza

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Vitruvio, De Architectura: Libro 03, 09.15

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 03, 09.15

[7] Philosophia vero perficit architectum animo magno et uti non sit adrogans, sed potius facilis, aequus et fidelis, sine avaritia, quod est maximum; nullum enim opus vere sine fide et casitate fieri potest; ne sit cupidus neque in muneribus accipiendis habeat animum occupatum, sed cum gravitate suam tueatur dignitatem bonam famam habendo; et haec enim philosophia praescribit

Praeterea de rerum natura, quae graece physiologia dicitur, philosophia explicat

Quam necesse est studiosius novisse, quod habet multas et varias naturales quaestiones

Ut etiam in aquarum ductionibus

Insursibus enim et circuitionibus et librata planitie expressionibus spiritus naturales aliter atque aliter fiunt, quorum offensionibus mederi nemo poterit, nisi qui ex philosophia principia rerum naturae noverit
[7] La filosofia in verità rende l'architetto magnanimo e che non sia arrogante, ma piuttosto modesto, giusto e fidato, senza avarizia, che è la cosa più importante; infatti nessuna opera può essere realizzata realmente senza lealtà e rettitudine; affinché non sia avido né abbia il pensiero rivolto alle ricchezze da accumulare, ma con serietà difenda la sua dignità col guadagnare buona fama; ed infatti queste cose prescrive la filosofia

Inoltre la natura dà spiegazioni circa la natura delle cose, che in greco è detta fisiologia

Che è necessario aver conosciuto più profondamente, poiché ha molti e vari argomenti naturali

Come certo nelle condutture delle acque

Infatti nei percorsi tortuosi e nella pianura livellata dalle sporgenze si creano getti naturali ora in un modo ora in un altro alle cui irruenze nessuno potrà rimediare, se non chi abbia appreso dalla filosofia i principi della natura delle cose
Item qui Ctesibii aut Archimedis et ceterorum, qui eiusdem generis praecepta conscripserunt, leget, sentire non poterit, nisi his rebus a philosophis erit institutus

[8] Musicen autem sciat oportet, uti canonicam rationem et mathematicam notam habeat, praeterea balistarum, catapultarum, scorpionum temperaturas possit recte facere

In capitulis enim dextra ac sinistra sunt foramina hemitoniorum, per quae tenduntur suculis et vectibus e nervo torti funes, qui non praecluduntur nec praeligantur, nisi sonitus ad artificis aures certos et aequales fecerunt

Bracchia enim, quae in eas tentiones includuntur, cum extenduntur, aequaliter et pariter utraque plagam mittere debent; quodsi non homotona fuerint, inpedient directem telorum missionem
Così chi leggerà i precetti di Ctesibio o di Archimede e degli altri, che scrissero cose dello stesso genere, non potrà comprendere, se non sarà informato dalla filosofia su questi argomenti

[8] Poi è opportuno conosca la musica, affinché possieda una teoria armonica e un rapporto matematico, inoltre possa misurare esattamente le proporzioni delle baliste, delle catapulte e degli scorpioni

Infatti nei capitelli a destra e sinistra ci sono fori di semitoni, attraverso i quali sono tese con verricelli e leve le funi ritorte di budello, che non vengono fissate né legate, se non hanno emesso alle orecchie dell'artefice suoni precisi ed uguali

Infatti i bracci, che sono racchiusi in queste tensioni, quando vengono tesi, devono lanciare ugualmente e parimenti entrambi un colpo; poiché se non saranno stati ugualmente tesi, impediranno il lancio diretto dei dardi

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Vitruvio, De Architectura: Libro 01, 07, 1.2
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Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 01, 07, 1.2

[9] Item theatris vasa area, quae in cellis sub gradibus mathematica ratione conlocantur quae Gracei echeia appellant; sonitûm et discrimina ad symphonias musicas sive concentus componuntur divisa in circinatione diatesseron et diapente et disdiapason, uti vox scaenici sonitus conveniens in dispositionibus tactu cum offenderit, aucta cum incremento clarior et suavior ad spectatorum perveniat aures

Hydraulicas quoque machinas et cetera, quae sunt similia his organis, sine musicis rationibus efficere nemo poterit

[10] Disciplinam vero medicinae novisse oportet propter inclinationem caeli, quae Graeci climata dicunt, et aeris et locorum, qui sunt salubres aut pestilentes, aquarumque usus; sine his enim rationibus nulla salubris habitatio fieri potest
[9] Ugualmente nei teatri i vasi in bronzo, che sono posti nelle celle sotto le gradinate con rapporto matematico secondo la diversità dei suoni, che i Greci chiamano echeia sono disposti divisi in cerchio in base a sinfonie musicali, o accordi di quarta, quinta, ottava e doppia ottava, affinchè quando la voce dell'attore di scena adattandosi avrà colpito i suoni per effetto delle disposizioni, giungerà alle orecchie degli spettatori più chiara e più dolce accresciuta con amplificazione

Nessuno potrà realizzare neanche le macchine idrauliche e le altre, che sono simili a questi organi senza le competenze musicali

[10] In verità è necessario aver conosciuto la disciplina della medicina a causa della mutevolezza del cielo, che i Greci chiamano climata e, che sono salubri o dannosi per l'aria e la frequenza dei luoghi e delle acque; infatti senza questi elementi nessuna salubre abitazione può essere costruita
Iura quoque nota habeat oportet, ea quae necessaria sunt aedificiis communibus parietum ad ambitum stillicidiorum et cloacarum, luminum

Item, aquarum ductiones et cetera quae eiusmod sunt, nota oportet sint architectis, uti ante caveant quam instituant aedificia, ne controversiae factis operibus patribus familiarum relinquantur, et ut legibus scribendis prudentia cavere possit et locatori et conductori; namque si lex perite fuerit scripta; erit ut sine captione uterque ab utroque liberetur

Ex astrologia autem cognoscitur oriens, occidens, meridies, septentrio, etiam caeli ratio, aequinoctium, solstitium, astrorum cursus; quorum notitiam si quis non habuerit, horologiorum rationem omnino scire non poterit
E' necessario che possieda anche nozioni giuridiche, le quali sono necessarie per gli edifici con pareti in comune, per il perimetro delle grondaie e delle fognature, delle illuminazioni

Ugualmente le condutture delle acque e le restanti, che sono di tal genere, è necessario siano conosciute agli architetti, perchè stiano attenti prima di innalzare gli edifici, affinché non siano lasciate controversie ai capifamiglia a lavori ultimati, e affinchè con norme da scrivere si possa provvedere con prudenza al locatore e al conduttore; infatti se la clausola sarà stata scritta accuratamente, accadrà che ci si liberi da entrambe le parti senza cavillo

Dall'astrologia poi si conosce l'oriente, l'occidente, il mezzogiorno, il settentrione, anche il sistema del cielo, l'equinozio, il solstizio, il corso degli astri; di cui se qualcuno non avesse avuto notizia, non si potrà sapere affatto il funzionamento degli orologi
[14] Nec tamen non tantum architecti non possunt in omnibus rebus habere summum effectum, sed etiam ipsi qui privatim proprietates tenent artium, non efficiunt, ut habeant omnes summum laudis principatum

Ergo si in singulis doctrinis singuli artifices neque omnes sed pauci aevo perpetuo nobilitatem vix sunt consecuti, quemadmodum potest architectus, qui pluribus artibus debet esse peritus, non id ipsum mirum et magnum facere, ne quid ex his indigeat, sed etiam ut omnes artifices superet qui singulis doctrinis adsiduitatem cum industria summa praestiterunt
[14] Né tuttavia soltanto all'architetto vengono preclusi in ogni campo i massimi livelli, ma anche quelli stessi che coltivano privatamente le proprietà delle arti, non riescono, ad avere tutti il massimo primato del merito

Dunque se nelle singole discipline i singoli artefici e non tutti ma pochi hanno conseguito a stento la fama per sempre, in che modo può l'architetto, che dev'essere esperto in più arti, non fare qualcosa stessa meravigliosa e grande, affinchè non manchi alcuna cosa fra queste, ma anzi affinchè ogni artefice superi, quelli che dedicarono assiduità alle singole discipline con grandissimo impegno
Vitruvio, De Architectura: Libro 02, 01, 1.9

Vitruvio, De Architectura: Libro 02, 1.5

Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 01, 1.12

Vitruvio, De Architectura: Libro 05, 07

Vitruvio, De Architectura: Libro 10, 13, 1.8

Vitruvio, De Architectura: Libro 05, 03, 1.2 - 5.8