Turnus ut infractos adverso Marte Latinos defecisse videt, sua nunc promissa reposci, se signari oculis, ultro implacabilis ardet attollitque animos | Turno come vede che i Latini sbaragliati da Marte avverso son venuti meno, che le sue promesse ora vengon pretese, che è segnato dagli occhi, arde oltre modo implacabile e rialza gli animi |
Poenorum qualis in arvis saucius ille gravi venantum vulnere pectus tum demum movet arma leo, gaudetque comantis excutiens cervice toros fixumque latronis impavidus frangit telum et fremit ore cruento: haud secus accenso gliscit violentia Turno | Come nelle terre dei Puni quel leone ferito al petto da una grave ferita dei cacciatori poi finalmente muove le armi, e gode scuotendo sul collo imuscoli chiomati ed impavido spezza l'arma conficcatadel predone efreme con la bocca insanguinata: non diversamente la violenza cresce in Turno acceso |
tum sic adfatur regem atque ita turbidus infit: 'nulla mora in Turno; nihil est quod dicta retractent ignavi Aeneadae, nec quae pepigere recusent: congredior | Poi così parla al re e così torbido comincia: nessuna incertezza in Turno; non c'è nulla che i vili Eneidi ritrattino, né che rifiutino quello che pattuirono: io attacco |
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Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 01 - GLI ENEADI SULLE COSTE DELLA LIBIA
fer sacra, pater, et concipe foedus | Porta, padre, le sacre offerte ed accogli il patto |
aut hac Dardanium dextra sub Tartara mittam desertorem Asiae (sedeant spectentque Latini), et solus ferro crimen commune refellam, aut habeat victos, cedat Lavinia coniunx' | O con questa destra manderò il dardanio disertore dell'Asia sotto il Tartaro (siedano ed osservino i Latini), e da solo vendicherò col ferro l'insulto comune, o ci abbia vinti, Lavinia parta come sposa |
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Olli sedato respondit corde Latinus: 'o praestans animi iuvenis, quantum ipse feroci virtute exsuperas, tanto me impensius aequum est consulere atque omnis metuentem expendere casus | A lui rispose Latino con cuore calmato: o giovane forte di animo, quanto tu eccedi di fiero valore, altrettanto è giusto che io più attentamente decida e valuti temendo tutti i casi |
sunt tibi regna patris Dauni, sunt oppida capta multa manu, nec non aurumque animusque Latino est; sunt aliae innuptae Latio et Laurentibus arvis nec genus indecores | Tu hai il regno del padre Dauno, ha molte città prese con forza , anche Latino ha oro e coraggio;il Lazio ha altre ragazze, anche i campi di Laurento,non disdicevoli per stirpe |
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sine me haec haud mollia fatu sublatis aperire dolis, simul hoc animo hauri: me natam nulli veterum sociare procorum fas erat, idque omnes divique hominesque canebant | Lascia che io chiarisca cose non tenere da dire, tolti i raggiri, ed insieme attingile con questo animo: che io unissi la figlia a nessuno dei pretendenti era possibile, questo lo predicevano tutti, dei ed uomini |
victus amore tui, cognato sanguine victus coniugis et maestae lacrimis, vincla omnia rupi; promissam eripui genero, arma impia sumpsi | Vinto dall'amore di te, vinto dal sangue affine della moglie mesta e dalle lacrime, ho rotto ogni vincolo; al genero strappai la promessa, presi armi empie |
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ex illo qui me casus, quae, Turne, sequantur bella, vides, quantos primus patiare labores | Da allora vedi, Turno, quali eventi, quali guerre seguano, quanti gravi affanni tu soffra |