i genitori andavano a trovarlo tutti i giorni. Maria Antonietta era al suo capezzale quando esalò l'ultimo respiro. Morì il 4 giugno, a mezzanotte e tre quarti. Luigi XVI e Maria Antonietta si isolarono completamente per un'intera giornata, per soffrire insieme.
In osservanza della rigida etichetta, i sovrani vennero tenuti lontani dal bambino defunto, che venne imbalsamato, avvolto in un sudario d'argento ed esposto per una settimana nella bara. Per risparmiare, Luigi XVI evitò la grandiosa cerimonia a Saint-Denis e utilizzò i fondi stanziati per l'argenteria per pagare i costi del funerale (le casse dello Stato erano vuote).
Il 7 giugno tutte le persone presentate a corte andarono a porgere le condoglianze alla regina. Il 12 giugno il cadavere del delfino venne collocato Nella cripta di Saint-Denis.
Inconsolabile per la morte del figlio, la regina trascorreva le notti insonne. andava a letto sempre più tardi. Scrive Madame Campan:
Una sera si sedette in mezzo alla stanza ... a raccontare diversi fatti insoliti avvenuti durante il giorno. C'erano quattro candele sul suo tavolino da toilette. La prima si spense da sola, e la riaccesi. Presto si spensero anche la seconda e la terza. A quel punto la regina afferrò la mia mano terrorizzata e disse: "la sventura può rendere superstizioni: se si spegne anche la quarta candela, lo considererò un pessimo presagio.
La quarta candela si spense