Plauto, Amphitruo: Actus I, 153-200, pag 2

Plauto, Amphitruo: Actus I, 153-200

Latino: dall'autore Plauto, opera Amphitruo parte Actus I, 153-200
SOSIA [180] Sum vero verna verbero: num numero mi in mentem fuit, dis advenientem gratias pro meritis agere atque alloqui Avrei più ragione io di lamentarmi della schiavitù: stamattina ero libero come l'aria, ora Giove mi ha fatto servo, e lui, lui che è nato schiavo, ha la faccia di lamentarsi SOSIA [180] Io, schiavo, sono una vera pelle da frustate; solo adesso mi viene in mente di ringraziare per l'arrivo gli dei e di pregarli: te ne sei fregato, eh, di tutto il bene che ti han fatto
ne illi edepol si merito meo referre studeant gratiam, aliquem hominem allegent qui mihi advenienti os occillet probe, quoniam bene quae in me fecerunt ingrata ea habui atque inrita Bravo
MERCURIUS Facit ille quod volgo haud solent, ut quid se sit dignum sciat E se quelli, ora, per ricambiarti, ti mandano qualcuno che ti riceva a calci sulla faccia

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Latino: dall'autore Plauto, opera Amphitruo parte Argumentum II

SOSIA Quod numquam opinatus fui neque alius quisquam civium sibi eventurum, id contigit, ut salvi poteremur domi MERCURIO Questo qui è diverso dagli altri, sa quello che si merita
victores victis hostibus legiones reveniunt domum, duello exstincto maximo atque internecatis hostibus SOSIA Salvare la pelle, chi ci sperava più, io e tutta la squadra, e invece guardaci qui, sani e salvi, a casa nostra: la grande guerra è finita, il nemico è vinto e sterminato, e le legioni ritornano a casa, zum zum, con l'onore della vittoria

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Latino: dall'autore Plauto, opera Amphitruo parte Actus I, 281- 320

[190] quod multa Thebano poplo acerba obiecit funera, id vi et virtute militum victum atque expugnatum oppidum est imperio atque auspicio eri mei Amphitruonis maxime E la città nemica, quella che ci infliggeva tanti lutti, è finalmente caduta, [190] espugnata dal coraggio e dalla forza dei nostri soldati, e soprattutto dal comando e dalla guida del mio signore Anfitrione: terre, bottino, gloria, lui ne ha ingozzato i suoi concittadini, rinforzando pure il regno di Creonte a Tebe
praeda atque agro adoriaque adfecit populares suos regique Thebano Creoni regnum stabilivit suom Mi ha spedito avanti, dal porto, perché io racconti tutto a sua moglie: come ha condotto la campagna, con quale intuito, con quale strategia

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me a portu praemisit domum, ut haec nuntiem uxori suae, ut gesserit rem publicam ductu imperio auspicio suo Come glielo racconterò, quando sarò a casa
ea nunc meditabor quo modo illi dicam, cum illo advenero Ora faccio la prova, per quando sarò in sua presenza

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si dixero mendacium, solens meo more fecero Se mi scappa qualche bugia non è la fine del mondo, dato che ci sono abituato; il guaio è che nel culmine della battaglia io ero al culmine della fuga

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