Orazio, Satire: Libro 01, Satira 1, pag 2

Orazio, Satire: Libro 01, Satira 1

Latino: dall'autore Orazio, opera Satire parte Libro 01, Satira 1
 [35] quae, simul inversum contristat Aquarius annum, non usquam prorepit et illis utitur ante quaesitis sapiens, cum te neque fervidus aestus demoveat lucro neque hiems, ignis mare ferrum, nil obstet tibi, dum ne sit te ditior alter [35] La quale, appena l'Acquario contrista l'anno che ricomincia, non esce più e utilizza, previdente, ciò che ha raccolto prima, mentre te né la calda estate ti schioda dal guadagno né l'inverno, il fuoco, il mare, il ferro, niente ti ferma finché c'è un altro più ricco di te
[40] quid iuvat inmensum te argenti pondus et auri furtim defossa timidum deponere terra [40] Che serve, scavata una fossa, deporre, pauroso, di nascosto un mucchio immenso di oro e di argento, che se lo intacchi si riduca a un vile asse
quod, si conminuas, vilem redigatur ad assem E se non avviene, che ha di bello il mucchio accumulato

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at ni id fit, quid habet pulcri constructus acervus milia frumenti tua triverit area centum: [45] non tuus hoc capiet venter plus ac meus: ut, si reticulum panis venalis inter onusto forte vehas umero, nihilo plus accipias quam qui nil portarit Il tuo campo potrebbe tritare centomila quantità di frumento, [45] la tua pancia non ne conterrà di più che la mia: come, se tra gli schiavi condotti a vendere, trasportassi sulla robusta spalla per caso la rete col pane, non prenderesti più pane di chi non ha portato nulla, o dì che importa per chi vive nei limiti della natura, che coltivi cento o mille iugeri
vel dic quid referat intra naturae finis viventi, iugera centum an [50] mille aret [50] Ma è bello prendere da un grande mucchio
'at suave est ex magno tollere acervo ; intanto lasciaci prendere altrettanto da uno piccolo, perché vanti i tuoi granai più delle nostre ceste
'dum ex parvo nobis tantundem haurire relinquas, cur tua plus laudes cumeris granaria nostris Come se ti fosse necessaria una brocca o una tazza di acqua, non di più, e dicessi:
ut tibi si sit opus liquidi non amplius urna vel cyatho et dicas 'magno de flumine mallem [55] quam ex hoc fonticulo tantundem sumere preferirei attingere altrettanto da un grande fiume [55] piuttosto che da questa piccola fonte
' eo fit, plenior ut siquos delectet copia iusto, cum ripa simul avolsos ferat Aufidus acer Così avviene, che il crudele Ofanto porti via, travolti insieme con la riva, chi sguazza in un'abbondanza oltre il giusto
at qui tantuli eget quanto est opus, is neque limo turbatam haurit aquam neque vitam amittit in undis Ma chi ha bisogno di quel tanto che basta, costui non beve acqua sporca di fango, né perde la vita tra le onde