Gallery | La vocazione della pittura del secolo d’oro olandese è farsi specchio della società

La vocazione della pittura del secolo d’oro olandese è farsi specchio della società

Gusti e mode presentano variazioni da città a città, si susseguono frenetici alla rincorsa di un mercato in movimento; molti artisti passano con disinvoltura da un genere all'altro, altri si stabilizzano in una sola tipologia. Lo scopo dichiarato di tutti i pittori del tempo, nei Paesi Bassi, è rappresentare la realtà nella maniera più illusionistica possibile
L’olfatto - Jan Miense Molanear, 1637 (dalla serie dei 5 sensi)
20.5%
La proposta - Judith Leyster, 1631
30.4%
donna alla toeletta - Jan Steen 1659-60
26.2%
natura morta con candela - Pieter Claesz, 1627
31.6%
Natura morta con frutta, noce e formaggi - Floris van Dijck, 1613
27.9%
la giovane moglie Hendrickje Stoffels posa per Rembrandt
22.8%
Mulino a vento a Qijk-bij-Duurstede - Jacob van Ruysdael, 1670
26.2%
Il Groote Markt a Haarlem - Gerrit Berckheyde, 1693
16.2%
la galleria dell’arciduca Leopoldo Guglielmo a Bruxelles - David Teniers il giovane, 1651 circa
12.2%
Il rinnegamento di Pietro - Gerrit van  Honthorst, 1618-20
4.9%
Rembrandt comprende cosa vuole la nuova classe dominante dei primi decenni del Seicento: eternare sé stessa
19.2%
Heda, natura morta con calide dorato - Willem Claesz, 1635
15.8%
scena invernale su un canale - Hendrick Avercamp, 1615
21.0%
scuola di notte - Gerrit Dou, 1660-65
19.2%
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