BACCHIS, ANTIPHILA, CLINIA, SYRUS BACCHIS Edepol te, mea Antiphila, laudo et fortunatam iudico, id quom studuisti, isti formae ut mores consimiles forent; minimeque, ita me di ament, miror si te sibi quisque expetit | BACCHIDE ANTIFILA CLINIA SIRO BACCHIDE Antifila cara, ti lodo davvero e ti considero fortunata, sì, perché tu hai fatto in modo che alla tua bellezza corrispondano i tuoi costumi; e non mi stupisco, gli dèi mi vedono, che ognuno voglia averti per sé |
Nam mihi quale ingenium haberes fuit indicio oratio; et quom egomet nunc mecum in animo vitam tuam considero, [385] omniumque adeo vostrarum volgus quae ab se segregant, et vos esse istiusmodi et nos non esse haud mirabilest | Il tuo carattere, io l'ho capito subito da come parli; e se ora fra me e me rifletto sulla vita che è tua e [385] di voi tutte, che rifuggite dai codazzi degli ammiratori, trovo che non è meraviglia se voi siete così e noi siamo diverse; già, a voi conviene essere oneste; a noi mica lo permettono quelli con cui abbiamo a che fare; in verità ci corteggiano, i nostri ammiratori, perché la nostra bellezza li trascina; quando la bellezza ci tradisce, quelli si rivolgono altrove |
Nam expedit bonas esse vobis; nos, quibuscum est res, non sinunt: quippe forma inpulsi nostra nos amatores colunt; haec ubi immutata est, illi suom animum alio conferunt: [390] nisi si prospectum interea aliquid est, desertae vivimus | Se nel [390] frattempo non abbiamo pensato a noi stesse, restiamo al freddo e al vento |
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Vobis cum uno semel ubi aetatem agere decretumst viro, quoius mos maxumest consimili'svostrum, hi se ad vos adplicant | Voi altre, una volta che avete deciso di passar la vita con un uomo, quello che vi è più vicino nel carattere, voi ce l'avete chi si lega a voi |
Hoc beneficio utrique ab utrisque vero devincimini, ut numquam ulla amori vostro incidere possit calamitas | E così restate uniti l'uno all'altra, e nessuna disgrazia può influire sull'amor vostro |
[395] ANTIPHILA Nescio alias: mequidem semper scio fecisse sedulo ut ex illius commodo meum compararem commodum | [395] ANTIFILA Le altre, io non le conosco; di me so che ho fatto sempre il possibile per ottenere dalla sua la mia felicità |
CLINIA Ah, ergo, mea Antiphila, tu nunc sola reducem me in patriam facis; nam dum abs te absum, omnes mihi labores fuere quos cepi leves, praeter quam tui carendum quod erat | CLINIA (a parte) Oh, Antifila mia |
SYRUS Credo | Solo tu mi hai indotto a ritornare; lontano da te, ogni pena che sopportavo mi era lieve, meno quella di esserti lontano |
CLINIA Syre, vix suffero | SIRO Lo credo |
[400] Hocin me miserum non licere meo modo ingenium frui | CLINIA Che fatica trattenermi, Siro; che sfortuna non poter [400] godere come desidero dell'animo suo |