o centum aequoreae Nereo genitore puellae, et tu, materno tacta dolore, Theti; vos decuit lasso supponere bracchia mento:[45] non poterat vestras ille gravare manus | O cento fanciulle nate dal mare dal padre Nereo, e tu, Teti, colpita dal dolore di madre; a voi spettò mettere le braccia sotto la testa stanca:[45] quello non poteva appesantire le vostre mani |
reddite corpus, aquae | Rendete il corpo, acque |
Posita est in gurgite vita; Paetum sponte tua, vilis harena, tegas; et quotiens Paeti transibit nauta sepulcrum, dicat 'et audaci tu timor esse potes [50] | La vita fu deposta nel gorgo; l'umile sabbia, spontaneamente ricopra Peto; e ogni volta che il marinaio costeggerà il sepolcro di Peto, dica "anche per l'audace tu puoi essere timore" [50] |
Maybe you might be interested
Properzio, Elegie: Libro IV, Elegia III
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro IV, Elegia III
' ite, rates curvate et leti texite causas: ista per humanas mors venit acta manus | Andate, navi ricurve e intessete i destini di morte: questa morte viene creata da mani umane |
terra parum fuerat fatis, adiecimus undas: fortunae miseras auximus arte vias | La terra era stata poca per i fati, aggiungemmo il mare: aumentammo con arte le misere vie dal destino |
Maybe you might be interested
Properzio, Elegie: Libro II, Elegia VI
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia VI
ancora te teneat, quem non tenuere penates | L'ancora tenga te che non trattennero i Penati |
[55] quid meritum dicas, cui sua terra parum est | [55]Che tu dica quale merito, per colui al quale è poca cosa la sua terra |
Maybe you might be interested
Properzio, Elegie: Libro III, Elegia VIII
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro III, Elegia VIII
ventorum est, quodcumque paras: haud ulla carina consenuit, fallit portus et ipse fidem | Qualunque cosa prepari,è dei venti: nessuna nave invecchierà, anche lo stesso porto delude la fiducia |
nam tibi nocturnis ad saxa ligata procellis omnia detrito vincula fune cadunt | Infatti nelle tempeste notturne, a te, tutte le funi legate agli scogli cadono per la corda indebolita |
Maybe you might be interested
Properzio, Elegie: Libro II, Elegia III
Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro II, Elegia III
[60] sunt Agamemnonias testantia litora curas, quae notat Argynni poena Athamantiadae | [60] Ci sono lidi che testimoniano le angosce di Agamennone, che la pena di Arginno rende note ad Atamantiade |