Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 56-69

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 56-69

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 18, Paragrafi 56-69
[56] Frumenta quaedam in tertio genu spicam incipiunt concipere, quaedam in quarto, sed etiamnum occultam

genicula autem sunt tritico quaterna, farri sena, hordeo octona

sed non ante supra dictum geniculorum numerum conceptus est spicae, qui ut spem sui fecit, IIII aut V tardissime diebus florere incipiunt totidemque aut paulo pluribus deflorescunt, hordea vero, cum tardissime, diebus VII

Varro quater novenis diebus fruges absolvi tradit et mense nono meti

[57] Fabae in folia exeunt ac deinde caulem emittunt nullis distinctum internodiis

reliqua legumina surculosa sunt

ex his ramosa cicer, ervum, lens

quorundam caules sparguntur in terram, si non habeant adminiculum; at pisa scandunt, si habuere, aut deteriora fiunt

leguminum unicaulis faba sola, unus et lupino, sed, ceteris ramosis praetenui surculo, omnibus vero fistulosis
[56] Alcuni cereali cominciano a formare la spiga nel terzo nodo, alcuni nel quarto, ma tuttavia nascosta

Inoltre i nodi sono quattro nel frumento, sei nel farro, otto nell'orzo

Ma non è formata prima del numero dei nodi della spiga detto sopra, così appena dette aspettativa di sé, cominciano a fiorire nel quarto o al più tardi al quinto giorno sfioriscono in altrettanti o poco più, invece gli orzi, al più tardi, al settimo giorno

Varrone dice che le messi si completano in trentasei giorni e si mietono nel nono mese

[57] La fave si sviluppano in foglie e poi emettono il gambo non distinto da nessun nodo

Gli altri legumi sono legnosi

Fra questi ramificati il cece, l'ervo, la lenticchia

Gli steli di questi s'allargano sul terreno, se non hanno un sostegno; ma i piselli salgono, se lo hanno, o diventano peggiori

Un unico steso la sola fava dei legumi, uno anche per il lupino, ma, per gli altri ramificati molto sottili nel germoglio, per tutti invece vuoti
[58] folium quaedam ab radice emittunt, quaedam a cacumine, ut frumentum et hordeum

utrumque et quidquid in stipula est in cacumine unum folium habet, sed hordeo scabra sunt, ceteris levia, multifolia contra faba, cicer, pisum

frumentis folium harundinaceum, fabae rotunda et magnae leguminum parti, longiora erviliae et piso, phasiolis venosa, sesamae et irioni sanguinea

[59] cadunt folia lupino tantum et papaveri

legumina diutius florent, et ex his ervum ac cicer, sed diutissime faba, XL diebus, non autem singuli scapi tamdiu, quoniam alio desinente alius incipit, nec tota seges, sicut frumenti, pariter

siliquantur vero omnia diversis diebus et ab ima primum parte, paulatim flore subeunte

[60] Frumenta cum defloruere, crassescunt maturanturque, cum plurimum, diebus XL, item faba, paucissimis cicer
[58] Alcuni emettono la foglia dalla radice, alcuni dalla cima, come il frumento e l'orzo

Entrambi e qualunque cosa sia su uno stelo hanno una foglia sulla punta, ma per l'orzo sono ruvide, per gli altri lisce, al contrario la fava, il cece, il pisello più foglie

Per i cereali una foglia come quella delle canne, per la fava e per gran parte dei legumi rotonde, più lunghe per l'ervilia e il pisello, venate per i fagioli, sanguigne per il sesamo e l'irio

[59] Solo al lupino e al papavero cadono le foglie

I legumi fioriscono più a lungo, e fra questi l'ervo e il cece, ma il più a lungo la fava, per 40 giorni, ma non tanto a lungo per ogni gambo, perché uno comincia quando l'altro smette, né tutta la messe ugualmente, come per il frumento

Invero tutti si ricoprono di diversi baccelli e dapprima dalla parte in feriore, man mano col fiore che sale

[60] Quando i cereali sono sfioriti, s'ingrossano e maturano, al massimo, in 40 giorni, come la fava, in pochissimi il cece
id enim a sementi diebus XL perficitur

milium et panicum et sesama et omnia aestiva XL diebus maturantur a flore, magna terrae caelique differentia

in Aegypto enim hordeum sexto a satu mense, frumenta septumo metuntur, in Hellade VII hordeum, in Peloponneso octavo, et frumenta etiamnum tardius

grana in stipula crinito textu spicantur

in faba leguminibusque alternis lateribus siliquantur

fortiora contra hiemes frumenta, legumina in cibo

[61] Tunicae frumenta plures

hordeum maxime nudum et arinca, set praecipue avena

calamus altior frumento quam hordeo, arista mordacior hordeo

in area exteruntur triticum et siligo et hordeum

sic et seruntur pura, qualiter moluntur, quia tosta non sunt

e diverso far, milium, panicum purgari nisi tosta non possunt

itaque haec cum suis folliculis seruntur cruda
Infatti questo si completa in 40 giorni dalla semina

Il miglio e il panico e il sesamo e tutti quelli estivi si maturano in 40 giorni dalla fioritura, con grande differenza di terreno e di clima

In Egitto infatti vengono mietuti l'orzo nel sesto mese dalla semina, i cereali nel settimo, nell'Ellade l'orzo nel settimo, nel Peloponneso nell'ottavo, e i cereali ancora più tardi

I grani sullo stelo sono disposti su un intreccio chiomato

Nella fava e nei legumi si coprono di baccelli sui lati alternativamente

Più durevoli i cereali contro i freddi invernali, i legumi per il cibo

[61] I cereali con più membrane

L'orzo soprattutto scoperto e l'arinca, ma principalmente l'avena

Per il frumento uno stelo più alto dell'orzo per l'orzo una spiga più pungente

Si battono nell'aia il frumento e il grano duro e l'orzo

Pertanto si seminano anche puliti, come sono macinati, poiché non sono tostati

Al contrario il farro, il miglio, il panico non possono essere puliti se non tostati

Pertanto questi sono seminati crudi con le loro membrane

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 91-100

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 21, Paragrafi 91-100

et far in vaginulis suis servant ad satus atque non torrent

[62] Levissimum ex his hordeum raro excedit XV libras et faba XXII

ponderosius far magisque etiamnum triticum

far in Aegypto ex olyra conficitur

tertium genus spicae hoc ibi est

Galliae quoque suum genus farris dedere, quod illic bracem vocant, apud nos scandalam, nitidissimi grani

est et alia differentia, quod fere quaternis libris plus reddit panis quam far aliud

populum Romanum farre tantum e frumento CCC annis usum Verrius tradit

[63] Tritici genera plura, quae fecere gentes

Italico nullum equidem comparaverim candore ac pondere, quo maxime decernitur

montanis modo comparetur Italiae agris externum, in quo principatum tenuit Boeotia, dein Sicilia, mox Africa
Anche i farri per seminarli si conservano nei loro incolucri e non si abbrustoliscono

[62] Fra questi l'orzo molto leggero raramente supera le 15 libbre e la fava le 22

Più pesante il farro e ancora di più il frumento

In Egitto il farro è ottenuto dall'olyra

Questo è qui il terzo genere di spiga

Anche la Gallie fornirono il loro genere di farro, che lì chiamano brace, presso di noi scandala, di un granello molto lucido

C'è anche un'altra differenza, che rende circa quattro libbre più del pane che qualunque altro farro

Verrio tramanda che il popolo Romano fra il frumento usò solo il farro per 300 anni

[63] Diversi i tipi di frumento, che produssero i popoli

Certo non paragonerei nessuno a quello italico per bianchezza e peso, per cui soprattutto si distingue

Quello straniero è paragonato al modo di quello dell'Italia nelle zone montane, in cui tenne il primato la Beozia, poi la Sicilia, quindi l'Africa
tertium pondus erat Thracio, Syrio, deinde et Aegyptio, athletarum (cum) decreto, quorum capacitas iumentis similis quem diximus ordinem fecerat

Graecia et Ponticum laudavit, quod in Italiam non pervenit

[64] ex omni autem genere grani praetulit dracontian et strangian et Selinusium argumento crassissimi calami

itaque pingui solo haec genera adsignabat

levissimum et maxime inane speudian, tenuissimi calami, in umidis seri iubebat, quoniam multo egeret alimento

[65] haec fuere sententiae Alexandro Magno regnante, cum clarissima fuit Graecia atque in toto orbe terrarum potentissima, ita tamen ut ante mortem eius annis fere CXLV Sophocles poeta in fabula Triptolemo frumentum Italicum ante cuncta laudaverit, ad verbum tralata sententia: et fortunatam Italiam frumento serere candido
al terzo posto il peso per quello tracio, sirio, poi anche per l'egiziano, con una graduatoria degli atleti, la cui capacità simile ai giumenti aveva stabilito la graduatoria che abbiamo detto

La grecia apprezzò anche quello pontico, che non è giunto in Italia

[64] Comunque in ogni tipo di grano (la Grecia) preferì il dracontias e lo strangias e quello di Selinunte a motivo dello stelo molto ricco

Pertanto collocava questi tipi nel suolo grasso

Lo spendias molto leggero e soprattutto vuoto, di stelo molto sottile, consigliava essere seminato in quelli umidi, perché necessitava di molto nutrimento

[65] Questi furono i pareri mentre regnava Alessandro Magno, quando la Grecia fu famosissima e potentissima su tutta la terra, tuttavia cosicché circa 145 anni prima della sua morte il poeta Sofocle nella tragedia "Trittolemo" aveva lodato il frumento italico prima di tutti, tradotta parola per parola la frase: e che la fortunata Italia semina col candido frumento

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 81-90

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quae laus peculiaris hodieque Italico est; quo magis admiror posteros Graecorum nullam mentionem huius fecisse frumenti

[66] Nunc ex his generibus, quae Romam invehuntur, levissimum est Gallicum atque Chersonneso advectum, quippe non excedunt modii vicenas libras, si quis granum ipsum ponderet

Sardum adicit selibram, Alexandrinum et trientem, hoc et Siculi pondus, Baeticum totam libram addit, Africum et dodrantem

in transpadana Italia scio vicenas quinas libras farris modios pendere, circa Clusium et senas

[67] lex certa naturae, ut in quocumque genere pani militari tertia portio ad grani pondus accedat, sicut optumum frumentum esse, quod in subactum congium aquae capiat
Questa lode è tipica oggi per quello italico; quanto più mi stupisco che i posteri dei Greci non abbiano fatto alcuna menzione di questo frumento

[66] Ora fra questi generi, che sono importati a Roma, è leggerissimo il gallico e il proveniente dal Chersoneso, poiché i moggi non superano le 20 libbre, se qualcuno pesasse il grano stesso

Quello sardo aggiunge mezza libbra, l'alessandrino anche un terzo, questo anche il peso del siculo, il betico aggiunge un'intera libbra, l'africano anche tre quarti

So che nell'Italia transpadana i moggi di farro pesano venticinque libbre, intorno a Clusio anche ventisei

[67] Una sicura regola di natura, che come in qualunque tipo per il pane militare si ottiene un peso la terza parte in più rispetto a quello del grano, così si comporta il frummento ottimo, che nell'essere impastato contiene un congio di acqua
quibusdam generibus per se pondus, sicut Baliarico: modio tritici panis p XXXV reddit; quibusdam binis mixtis, ut Cyprio et Alexandrino XX prope libras non excedentibus

[68] Cyprium fuscum est panemque nigrum facit, itaque miscetur Alexandrinum candidum, redeuntque XXV pondo

Thebaicum libram adicit

marina aqua subigi, quod plerique in maritimis locis faciunt occasione lucrandi salis, inutilissimum

non alia de causa opportuniora morbis corpora existunt

Galliae et Hispaniae frumento in potum resoluto quibus diximus generibus spuma ita concreta pro fermento utuntur, qua de causa levior illis quam ceteris panis

[69] Est differentia et calami, crassior quippe melioris est generis

plurimis tunicis Thracium triticum vestitur ob nimia frigora illi plagae exquisitum
Per certi generi un peso di per sé, come per quello delle Baleari: da un moggio di frumento rende 35 libbre di pane; per alcuni mescolati insieme, come per quello di Cipro e per l'alessandrino che non superano quasi le 20 libbre

[68] Quello di Cipro è scuro e fa un pane nero, perciò è mescolato il bianco di Alessandria, e rendono 25 libbre di peso

Quello tebaico aggiunge una libbra

Molto dannoso, essere impastato con acqua di mare, cosa che fanno i più nelle zone marittime con lo scopo di risparmio del sale

Non altri cause su questo motivo rendono i corpi più disposti alle malattie

Usano quelle qualità che abbiamo detto con il frumento della Gallia e della Spagna macerato in bevanda, con la spuma così rappresa al posto del lievito, per tale motivo per quelli il pane (è) più leggero che per gli altri

[69] C'è anche la differenza dello stelo, più doppio è certo di miglior genere

Il frumento tracio è ricoperto accuratamente per i freddi eccessivi per quella regione

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eadem causa et trimenstre invenit detinentibus terras nivibus, quod tertio fere a satu mense, cum et in reliquo orbe, metitur

totis hoc Alpibus notum, et hiemalibus provinciis nullum hoc frumento laetius, unicalamum praeterea nec usquam capax, seriturque non nisi tenui terra

La stessa causa scoprì anche il grano trimestrale poiché le nevi occupavano le terre, che si miete circa nel terzo mese dalla semina, come anche nel resto della terra

Noto questo a tutte le Alpi, e nelle zone invernali niente più fertile di questo frumento, inoltre uno stelo e mai ampio, e non è seminato se non nella terra sottile

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