Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 57-70, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 57-70

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 57-70
mox eodem intervallo vespere exoriuntur usque ad quos diximus terminos Poi con lo stesso intervallo sorgono la sera fino ai limiti che abbiamo indicato
ab his retrogradiuntur ad solem et occasu vespertino delitescunt Da qui retrocedono verso il sole e spariscono nel tramonto serale
Veneris stella et stationes duas, matutinam verspertinamque, ab utroque exortu facit a longissimis distantiae suae finibus, Mercurii stationum breviore momento quam ut deprehendi possint Il pianeta di Venere anche fa due stazioni, la mattutina e la serale, da ciascuna delle due levate da limiti lontanissimi della sua distanza, delle stazioni di Mercurio in un tempo troppo breve cosicché possano essere percepite

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 81-93

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 10, Paragrafi 81-93

[62] Haec est luminum occultationum ratio, perplexior motu multisque involuta miraculis, siquidem magnitudines suas et colores mutant, et eaedem ad septentrionem accedunt abeuntque ad austrum terrisque propiores aut caelo repente cernuntur [62] Questa è la spiegazione delle sparizioni delle luci, più complicata per il movimento e ammantata di tante meraviglie, pertanto cambiano le loro grandezze e i colori, e gli stessi si avvicinano a settentrione e si allontanano verso l'austro e vengono visti più vicini alla terra o all'improvviso al cielo
in quibus aliter multa quam priores tradituri fatemur ea quoque illorum esse muneris qui primi vias quaerendi demonstraverint, modo ne quis desperet saecula proficere semper In questi campi affermo che sto per dire molte cose diversamente dai predecessori anche che quelle sono merito di coloro che per primi ebbero dimostrato le vie della ricerca, solo qualcuno non disperi che le generazioni progrediscano sempre

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 21-36

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 15, Paragrafi 21-36

[63] pluribus de causis haec omnia accidunt: prima circulorum, quos Graeci apsidas in stellis vocant; etenim Graecis utendum erit vocabulis [63] Tutti questi fenomeni avvengono per molteplici cause: prima di tutto dei cerchi, che riguardo alle stelle i Greci chiamano apsidi; pertanto si dovrà ricorrere ai vocabili greci
sunt autem hi sui cuique earum aliique quam mundo, quoniam terra a verticibus duobus, quos appellaverunt polos, centrum caeli nec non et signiferi est oblique inter eos siti Questi sono poi del proprio circolo e diversi dal cerchio di quelle, poiché la terra dalle due sommità, che chiamarono poli, è il centro del cielo ed anche dello zodiaco posto obliquamente fra essi

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 03, paragrafi 140-152

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 03, paragrafi 140-152

omnia autem haec constant ratione circini semper indubitata Tutte queste cose poi concordano col metodo del compasso sempre confermato
ergo ab alio cuique centro apsides suae exsurgunt ideoque diversos habent orbes motusque dissimiles, quoniam interiores apsidas necesse est breviores esse Dunque da quell'altro centro da cui sorgono i suoi apsidi e perciò hanno orbite diverse e moti dissimili, poiché gli apsidi interni devono necessariamente essere più brevi

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 03, paragrafi 16-24

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 03, paragrafi 16-24

[64] igitur a terrae centro apsides altissimae sunt Saturno in scorpione, Iovi in virgine, Marti in leone, soli in geminis, Veneri in sagittario, Mercurio in capricorno, lunae in tauro, mediis omnium partibus, et e contrario ad terrae centrum humillimae atque proximae [64] Quindi dal centro della terra gli apsidi sono molto alti per Saturno nello scorpione, per Giove nella vergine, per Marte nel leone, per il sole nei gemelli, per Venere nel sagittario, per Mercurio nel capricorno, per la luna nel toro, nelle parti centrali di tutti, e al contrario molto bassi e molto vicini al centro della terra

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 30-34

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 30-34

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 05, Paragrafi 122-151

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 05, Paragrafi 122-151