Lo scienziato potrebbe essere sul punto di reimmettere l'aria, ma il risultato dell'esperimento è incerto. I dipinti del ritrattista e pittore Joseph Wright detto of Derby ebbero grande successo dopo la metà del Settecento grazie alla loro mescolanza di scienza e spettacolarizzazione: una miscela emozionante derivata anche dal potenziale pericolo insito negli esperimenti rappresentati.
Ma ciò che davvero contraddistingueva le opere di Wright era il gioco di luce delle candele, della luna e delle lanterne, oltre al modo in cui l'illuminazione incorniciava i dettagli dei suoi dipinti, in particolare i volti degli spettatori. Wright era infatti solito servirsi di un potente chiaro-oscuro emanato da un'unica fonte luminosa.
Il suo soprannome deriva dal fatto che egli trascorse quasi tutta la vita nella cittadina cittadina inglese di Derby, fatte eccezione per brevi soggiorni a Bath, a Londra e in Italia
Il centro dell'immagine si focalizza su uno scienziato che utilizzando una pompa di boiler riduce in fin di vita un uccello che si trova morente in una campana di vetro nella quale oramai sottratto tutto l'ossigeno.
L'esperimento potrebbe dimostrare, anche se ovviamente non documentato nel dipinto, come ripompando aria all'interno della campana di vetro l'uccello possa riprendersi. Lo scopo didattico e divulgativo è quello di dimostrare con un metodo sperimentale l'indissolubilità della vita dalla nostra respirazione, rendendo evidente nella prima fase che la mancanza di aria toglie la vita, e nella seconda fase che il ripristino dell'ossigeno nuovamente la permette. Il famoso concetto della prova e della controprova.
L'esperimento viene considerato idoneo anche per i bambini, pur nella sua crudeltà. Tuttavia, un padre consola le sue due figlie, inorridite, poiché non possono sopportare che la sperimentazione faccio soffrire l'uccellino.