in primo piano, pennelli e portaolio unici e consueti riferimenti al lavoro manuale del pittore, erano presenti in una prima versione dell'opera ma vennero eliminati dall'autore con l'evidente intento di privilegiare una auto-rappresentazione più sofisticata. Anche l'ambientazione è colta e densa di riferimenti alle tematiche simboliste, in armonia con gli interessi coltivati da Pellizza negli anni.
Una stanza dal soffitto basso è occupata sullo sfondo, alle spalle del pittore, da scaffali sui quali si distinguono: libri, un edera, una rosa, un teschio antico simbolo di memento mori