rel strutturata la volta della
rappresentano la serie dedicata ai veggenti da parte di Michelangelo nella volta. Sono:
- Geremia; con le sembianze dello stesso Michelangelo. Secondo la Bibbia ebraica è un profeta maggiore
- Zaccaria; Michelangelo lo rappresenta con le sembianze di Giulio II
- Gioele con le sembianze del Bramante
- Isaia, secondo la Bibbia ebraica è un profeta maggiore
- Ezechiele, secondo la Bibbia ebraica è un profeta maggiore
- Daniele, secondo la Bibbia ebraica è un profeta maggiore
- Giona
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le cinque Sibille di Michelangelo nella volta della cappella Sistina
Sono la sibilla eritrea, libica, delfica, cumana, persica. Nel mondo greco-latino erano donne considerate profetiche che ricevevano la predizione divina da trasmettere agli uomini
GIOELE
tiene in mano una profezia che sta srotolando. Ha la fisionomia del Bramante, architetto della corte pontificia. Michelangelo e Bramante non erano amici, anzi. Bramante, conterraneo di Raffaello, era schierato con quest'ultimo e per questo voleva sminuire Michelangelo agli occhi del papa. Fu lui che si adoperò affinchè la volta venisse affrescata da Michelangelo convinto che avrebbe fallito. Questo avrebbe portato al suo allontanamento da Roma.
ISAIA
fu il profeta che predisse la nascita di Gesù e avvertì gli ebrei delle sofferenze che avrebbeo dovuto sopportare esortandoli a non perdere la fede. Ascolta i due putti. Ha interrotto la lettura per dare loro ascolto ma tiene il segno di dove era rimasto usando il dito come segnalibro. Il libro è riposto sotto il braccio sinistro
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EZECHIELE
morì deportato a Babilonia. E' raffigurato anziano con la barba. Regge un rotolo e si volta verso uno dei due putti il quale con le mani indica un altra scena. In quella direzione c'è la creazione di Eva e del peccato originale cui segue la cacciata del Paradiso terrestre. Anche lui predisse la venuta di Cristo e la discesa dello Spirito Santo
DANIELE
nella Bibbia si racconta che era di nobile famiglia giudea. Adolescente venne deportato a Babilonia dove diventa funzionario di corte di Nabucodonosor. Doveva interpretare i sogni del re. In seguito Babilonia cade nelle mani dei persiani e Daniele diventa fuzionario di corte del re Ciro II. Il profeta venne accusato ingiustamente e come punizione, gettato in una fossa in pasto ai leoni. Rimase per 3 giorni senza che nulla accadasse. Il re decise allora, di liberarlo e gettare nella fossa gli accusatori del profeta che vennero immediatamente sbranati. Daniele sta trascrivendo il suo pensiero su un cartiglio poggiato su un leggio. Tiene sulle gambe un grande libro, aiutato da un putto che lo sorregge con fatica
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GIONA
il suo attributo simbolico è il pesce. In greco antico si scrive ichtùs le cui iniziali componevano la frase: Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr cioè Gesù Cristo figlio di Dio salvatore. Il pesce era un simbolo usato dai primi cristiani nel periodo delle persecuzioni