[41] Volumus enim eum, qui beatus sit, tutum esse, inexpugnabilem, saeptum atque munitum, non ut parvo metu praeditus sit, sed ut nullo | [41] Vogliamo infatti che chi è beato sia sicuro, inespugnabile, armato e mmunito al da essere preda non di un piccolo timore, ma di nessuno |
Ut enim innocens is dicitur, non qui leviter nocet, sed qui nihil nocet, sic sine metu is habendus est, non qui parva metuit, sed qui omnino metu vacat | Infatti come è definito innocente non chi fa poco male, ma chi non ne fa affatto, così deve essere considerato senza paura non chi teme poche cose, ma chi è del tutto privo di timore |
Quae est enim alia fortitudo nisi animi adfectio cum in adeundo periculo et in labore ac dolore patiens, tum procul ab omni metu | Infatti che altro è la forza se non una disposizione dellanimo tollerante nella fatica e nel dolore, tanto quando viene il pericolo, tanto lontano da ogni timore |
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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 03; 34-64
Atque haec certe non ita se haberent, nisi omne bonum in una honestate consisteret | E sicuramente queste cose non sarebbero così se ogni bene non consistesse nella sola onestà |
[42] Qui autem illam maxume optatam et expetitam securitatemsecuritatem autem nunc appello vacuitatem aegritudinis, in qua vita beata posita esthabere quisquam potest, cui aut adsit aut adesse possit multitudo malorum | [42] E chi può avere quella sicurezza incredibilmente desiderata e richiesta (infatti chiamo ora sicurezza la mancanza di mali in cui fu posta la vita felice, se in lui è presente o può esserlo una moltitudine di mali |
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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 502-526
Qui autem poterit esse celsus et erectus et ea, quae homini accidere possunt, omnia parva ducens, qualem sapientem esse volumus, nisi omnia sibi in se posita censebit | Chi inoltre potrà essere sicuro e stabile e tale da considerare piccole tutte le cose che possono accadere alluomo, come vogliamo che sia il sapiente, se non riterrà che tutte le sue cose siano riposte in lui |
An Lacedaemonii Philippo minitante per litteras se omnia quae conarentur prohibiturum quaesiverunt, num se esset etiam mori prohibiturus: vir is, quem quaerimus, non multo facilius tali animo reperietur quam civitas universa | E i lacedemoni chiesero a Filippo che minacciava per lettera che avrebbe impedito tutte le cose che fossero intraprese, se avrebbe loro proibito anche di morire: Non si troverà più facilmente di tutta una città luomo di tale sentimento, che noi cerchiamo |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 04; 61-70
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Quid | E che |
ad hanc fortitudinem, de qua loquimur, temperantia adiuncta, quae sit moderatrix omnium commotionum, quid potest ad beate vivendum deesse ei, quem fortitudo ab aegritudine et a metu vindicet, temperantia cum a libidine avocet, tum insolenti alacritate gestire non sinat | Aggiunta a questa forza, di cui parliamo, una temperanza tale che sia moderatrice di tutti i sentimenti, che cosa può mancare per vivere bene a quello che la forza proteggerà dalla sofferenza e dalla paura, e la temperanza richiamerà dalla passione sfrenata e non lascerà impazzite in una gioia fatua |
Haec efficere virtutem ostenderem, nisi superioribus diebus essent esplicata | Mostrerei che queste cose formano la virtù se non fossero state spiegate nei giorni precedenti |