Cicerone, Paradoxa Stoicorum: 01; 06-15, pag 2

Cicerone, Paradoxa Stoicorum: 01; 06-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera Paradoxa Stoicorum parte 01; 06-15
Si, quod recte fit et honeste et cum virtute, id bene fieri vere dicitur, quod rectum et honestum et cum virtute est, id solum opinor bonum Se si può giustamente affermare che unazione buona è ciò che è fatto secondo giustizia, onestà, virtù, rettitudine, allora credo che il solo bene è dato da ciò che è retto, onesto, e virtuoso
II [10] Sed haec videri possunt odiosiora, cum lentius disputantur; vita atque factis inlustrata sunt summorum virorum haec, quae verbis subtilius, quam satis est, disputari videntur II [10] Tutte queste argomentazioni, però, possono sembrare nebbiose, se sono trattate in modo monocorde e monotono: ma noi abbiamo la possibilità, a patto che sappiamo usarla, di rendere più semplici con la vita e le azioni di personaggi famosi tutti questi problemi che a parole sembrano essere discussi in modo più pesante e articolato di quanto sia necessario
Quaero enim a vobis, num ullam cogitationem habuisse videantur ii, qui hanc rem publicam tam praeclare fundatam nobis reliquerunt, aut argenti ad avaritiam aut amoenitatum ad delectationem aut supellectilis ad delicias aut epularum ad voluptates Veniamo ad esempi concreti: vi chiedo, signori miei, se quelli che ci hanno lasciato in eredità questo nostro Stato, costruito così saldamente, si siano preoccupati, anche in misura minima, per bramosia, dellargento, o, per trarne piacere, di luoghi piacevoli, o, per esigenza di lusso, di oggetti di arredamento, o, per il proprio godimento, di splendidi banchetti

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Paradoxa Stoicorum parte 02; 16-19

[11] Ponite ante oculos unum quemque veterum [11] Esaminate attentamente ognuno di loro
Voltis a Romulo Volete iniziare da Romolo

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Paradoxa Stoicorum parte 06; 42-52

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