Ut vero iam ad illa summa veniamus, quae vis alia potuit aut dispersos homines unum in locum congregare aut a fera agrestique vita ad hunc humanum cultum civilemque iura describere | Ed ora passiamo al punto più importante della questione: quale altra forza poté raccogliere in un unico luogo gli uomini dispersi, o portarli da una vita rozza e selvatica a questo grado di civiltà, o, dopo che furono fondati gli Stati, stabilire le leggi, i tribunali, il diritto |
[34] Ac ne plura, quae sunt paene innumerabilia, consecter, comprehendam brevi: sic enim statuo, perfecti oratoris moderatione et sapientia non solum ipsius dignitatem, sed et privatorum plurimorum et universae rei publicae salutem maxime contineri | [34] Non voglio passare in rassegna tutti gli altri vantaggi, che sono quasi infiniti, per questo condenserò in poche parole il mio pensiero: io affermo che dalla saggia direzione di un perfetto oratore dipendono non solo il buon nome delloratore stesso, ma anche la salvezza di moltissimi citta din e dellintera nazione |
Quam ob rem pergite, ut facitis, adulescentes, atque in id studium, in quo estis, incumbite, ut et vobis honori et amicis utilitati et rei publicae emolumento esse possitis | Perciò continuate, o giovani, la strada intrapresa e attendete con impegno ai vostri studi, affinché possiate essere di onore a voi stessi di utilità agli amici e di giovamento allo Stato |
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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Oratore parte Libro 02; 76-80
" [IX] [35] Tum Scaevola comiter, ut solebat, "cetera" inquit "adsentior Crasso, ne aut de C Laeli soceri mei aut de huius generi aut arte aut gloria detraham; sed illa duo, Crasse, vereor ut tibi possim concedere: unum, quod ab oratoribus civitates et initio constitutas et saepe conservatas esse dixisti, alterum, foro, contione, iudiciis, senatu statuisti oratorem in omni genere sermonis et humanitatis esse perfectum | [IX] [35] Allora Scevola gentilmente, comera solito fare, disse: Per non diminuire in nulla larte o la gloria di mio suocero C Lelio o di questo mio genero , sono daccordo con Crasso in tutto;temo però di non potere acconsentire, o Crasso, su questi due punti: il primo riguarda laffermazione, che gli Stati debbono la loro fondazione e spesso anche la loro salvezza agli oratori; il secondo riguarda laffermazione che loratore, oltre a distinguersi nel foro, nelle assemblee politiche, nei tribunali e in Senato, deve essere eccellente in ogni genere di discorso e in ogni ramo dello scibile |
[36] Quis enim tibi hoc concesserit aut initio genus hominum in montibus ac silvis dissipatum non prudentium consiliis compulsum potius quam disertorum oratione delenitum se oppidis moenibusque saepsisse | [36] Chi infatti ti potrebbe dare ragione, quando dici che da principio gli uomini, che vivevano dispersi sui monti e nelle selve, si siano raccolti entro città fortificate, non tanto perché persuasi dai consigli di uomini assennati, quanto perché affascinati dai discorsi di uomini eloquenti |
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Aut vero reliquas utilitates aut in constituendis aut in conservandis civitatibus non a sapientibus et fortibus viris, sed a disertis ornateque dicentibus esse constitutas | O quando dici che tutti gli altri vantaggi, per ciò che concerne la fondazione e la conservazione degli Stati, non siano dovuti a uomini saggi e valorosi ma facondi ed eleganti oratori |
[37] An vero tibi Romulus ille aut pastores et convenas congregasse aut Sabinorum conubia coniunxisse aut finitimorum vim repressisse eloquentia videtur, non consilio et sapientia singulari | [39] Credi forse che quel famoso Romolo abbia unito insieme pastori e avventurieri, abbia favorito i matrimoni tra Romani e Sabini, abbia respinto gli attacchi dei popoli confinanti, con leloquenza piuttosto che con la sua eccezionale saggezza e sagacia |
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