Le tre porzioni dell'opera rappresentano:
- Passato con l'origine dell'umanità con il paradiso terrestre. IL GIARDINO DELL'EDEN
- Presente con la vita mortale e piacere dei sensi. IL GIARDINO DELLE DELIZIE
- Futuro e l'inferno che attende. Qui i peccatori vengono condannati. L'INFERNO MUSICALE
Una quarta immagine viene riportata quando il trittico è chiuso. Nelle sue ante viene rappresento il terzo giorno della creazione. I colori sono scuri. Bianco, nero e grigio dominano la scena. La scelta non è casuale, serviranno infatti anche a rafforzare il contrario con i colori vivi del trittico quando l'opera verrà aperta. La Terra appena creata, è buia. Non c'è vita, uomini e animali devono essere ancora creati. In alto il Signore, unica fonte di luminosità con libro aperto ed una corona in testa osserva il concretizzarsi della creazione.
Nella prima anta viene riportata la frase: Ipse dixit et facta sunt - Egli parlò e tutto fu creato. Nella seconda anta ipse mandavit et facta sunt - Egli comandò ed ogni cosa ebbe origine.
IL GIARDINO DELL'EDEN
Aprendo il trittico l'uomo partecipa alla storia. Adesso anche lui è stato creato. Il primo uomo e la prima donna si incontrano. Adamo ed Eva sono al cospetto di Cristo. Gesù, dalle sembianze giovanili, prende per una mano il polso di Eva, inginocchiata con lo sguardo rivolto verso il basso, mentre con un piede tocca il piede di Adamo sdraiato nell'erba. Ci si sente abbracciati da un senso di armonia, il contatto tra le tre figure è continuo, un unica cosa. Il collegamento ha però senso solo con il tramite del Signore.
Vari animali pascolano o si abbeverano, tra loro ben riconoscibili sono l'elefante e la giraffa. Le rondini volano nel cielo in armoniose forme e i conigli, simbolo di fertilità, stazionano a pochi metri da Eva. Al centro, da una fontana, sgorga acqua, vita per gli esseri viventi. Ogni cosa si comporta per come Dio l'ha concepita. Anche l'uccisione di animali per mano di altri animali è consentita. Un gatto ha appena concluso positivamente la sua battuta di caccia e porta in bocca il premio del suo sforzo ... una preda. Non tutti gli animali sono riconoscibili, alcuni sono palesemente inventati come una specie di lucertola con tre teste che esce dall'acqua.
In una formazione rocciosa, si trova anche una palma, il cui tronco è attorniato da un serpente. Nelle sue sembianze ritroviamo il maligno che tenterrà l'uomo per distruggere la visione di Dio di tutto quello che è buono e giusto
IL GIARDINO DELLE DELIZIE
Movimenti, sguardi, atteggiamenti ... esagerato è il godimento del piacere. Decine e decine di corpi umani nudi, uomini e donne in gruppi o da soli. Interagiscono tra loro, con gli animali ( alcuni immaginari altri reali: orsi, cervi, asini, capre, pantere, cammelli, leopardi, tori ) e con l'ambiente. Frenesia sessuale e alimentare vengono riportate con riferimento alla lussuria e al peccato di gola. Esseri umani si cibano voracemente di frutti succosi, more, lamponi, fragole. I frutti, a volte, sono di dimensioni tali da essere grandi più della donna che sta mordendo, oppure si rappresenta un uomo imboccato da un uccello, mettendo sullo stesso piano uomini e animali.
Attorno alla fontana della giovinezza il movimento è rotatorio. Maschi cavalcano mentre donne nude, immerse nelle acque, indossano nel capo dei pavoni a testimonianza della loro vanità. L'uomo è incapace di controllare gli istinti e si abbandona ai piaceri terreni. Uno di loro trasporta una cozza gigante, sembra indifferente al fatto che al suo interno un uomo e una donna si stanno accoppiando. Un uovo gigante è stato rotto da un lato, un gruppo cerca di entrarci per trovare privacy forse per consumare un orgia. Non c'è più compostezza e coerenza della prima tavola. Il piacere sessuale che prima era benedetto dal Signore, adesso non lo è più. Le stravaganze dell'uomo che ha personalizzato a suo uso e costume questo mondo, non sono compatibili con le volontà di Dio che infatti non si manifesta attraverso Gesù Cristo.
La corruzione si è palesata. L'abbondono al piacere dei sensi è eccessivo, gli slanci umani non sono moderati e la melodia è nulla. Autoregolamentarsi non è più necessario, l'esagerazione è inevitabile
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L'INFERNO MUSICALE
Le regole sono state ribaltate, gli oggetti si animano. Gli esseri umani sono in balia degli eventi e producono piacere attraverso dolore e sofferenza, ai loro aguzzini. L'uomo, che ha peccato del suo comportamento sregolato, subisce le conseguenze. Non c'è luce né bellezza. Dignità, decenza e decoro sono perduti. I peccatori pagano il non aver voluto seguire le direttive del creatore. Gli uomini sono ora di forme grottesche e mostruose e subisco torture da dei mostri.
- un uomo è rinchiuso all'interno di un tamburo
- un altro uomo è piegato con la bocca dentro una fossa nel gesto di vomitare, una donna affianco lo assiste. Disgusto per se stessi e per il rispetto perso
- una figura nell'atto di defecare monete nella stessa fossa
- un essere gigante dalla testa di falco, riferimento al Dio Egizio Horus, è seduto con un secchio come copricapo. La perdita della ragione è palese. Sta ingurgitando persone che vengono poi espluse cadendo nella solita fossa
- cani che si cibano di esseri umani
- un mostro blocca con la mano un uomo per terra mentre alle sue spalle viene rappresentata una mano mozzata, trapassata da un coltello, che tiene in bilico un dado. E ancora dadi e carte a simbolo del vizio da gioco
- una scrofa vestita da suora va le avance ad un uomo che si ritrae
- un grosso uomo a forma d'albero sventrato, osserva impotente quello che accade al suo interno
- due orecchie senza la testa in mezzo, sono divise solo da un coltello
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Sullo sfondo di una città in fiamme, suonano gli strumenti musicali diventati tortura, ma la musica è disarmonica e assordante, e una figura si copre forte le orecchie dal fastidio. Solo urla e gemiti di dolore, l'umiliazione si ripeterà ogni giorno