La salita al trono dell’imperatore Costantino e la svolta cristiana

la salita al trono dell’imperatore Costantino e la svolta cristiana

l'uomo che scelse l'oriente e in quella direzione doveva guardare l'impero romano. Con lui la storia di Roma e il cristianesimo si incontrano e si mette fine alle persecuzioni cristiane.

Costantino è stato il primo imperatore romano convertito al cristianesimo e fu anche quello che diede alla Chiesa cristiana un posto all'interno  dell'impero.

Costantino è stato un usurpatore, infatti in base al sistema vigente in quel tempo, non doveva diventare imperatore di Roma. Durante la sua scalata farà ammazzare altri 3 imperatori, il primo Massimiliano suo suocero  e i suoi due cognati Massenzio (fratello della moglie Fausta) e Licinio (sposo della sorella Costanza). Come lui solo Settimio Severio ammazzò altrettanti imperatori romani ... tre.

Siamo all'inizio del quarto secolo, l'impero romano era in un periodo di crisi che lo aveva portato quasi a collassare. C'erano i barbari che premevano continuamente ai confini e per la prima volta nella storia l'imperatore Aureliano costruisce le mura aureliane per difendersi. Prima di quel momento Roma non aveva bisogno di mura.

Più grave dei barbari era il fatto che che nell'impero non c'erano regole chiare su chi dovesse succedere come imperatore, l'unica regola vigente era che lo nominava il Senato. Il posto di imperatore non è ereditario, anche se il alcuno casi poteva succedere che al padre succedesse il figlio

ma sempre con l'approvazione del Senato. Era sucesso tempo addietro con Vespasiano a cui succede il figlio Tito.C'erano a quel tempo, continui colpi di stato e ogni generale faceva pressioni al Senato perchè venisse scelto come nuovo Cesare. In 70 anni ci furono 33 imperatori di cui 30 morti ammazzati. Fino a quando entra in scena Diocleziano che prende il potere e decide di risolvere il problema della successione.

Decide di dividere l'impero in due, uno occidentale dove si parla latino e l'altro orientale dove si parla greco. Due imperatori, Diocleziano si prende l' oriente più ricco e prospero e Massimiliano ad occidente. Il suo sistema prevede due imperatori con il grado di Augusto e per la succesione ognuno ne cresce uno bravo che non deve per forza essere il figlio. Questa nuova figura sta sotto l'imperatore e gli si da il nome di Cesare. Nasce la tetrarchia, due Augusti e due Cesari.

La logica vuole che morto un Augusto c'è gia un Cesare pronto che diventa Augusto. Diocleziano per provare il sistema si fa da parte e chiede a Massimiliano, imperatore ad occidente, di fare lo stesso. I due Cesari diventano Augusti che nominano due Cesari a loro volta, i quali succederanno alla morte dell'imperatore.

Le cose vanno subito male e il sistema non regge. Massenzio, il figlio di Massimiliano che non era stato scelto Cesare, non ci sta e a Roma prende il potere con un colpo di stato e governa l'Italia. Pochi anni dopo il figlio di un Augusto d'occidente che si chiamava Costanzo fa lo stesso, costui è Costantino. I due figli degli Augusti quindi salgono al potere senza essere stati designati.

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il padre di Costantino muore a York in Bretagna e fino a quel momento controllava questo pezzo di terra ma anche la Gallia e la Spagna occidente. Costantino decide di marciare e spingere i possedimenti verso oriente. Siamo nel 312 d.c. Massimiliano, padre di Massenzio, vedendo che tutti fanno quello che vogliono decide di tornare a riprendersi quello che era suo.

Per prima cosa da in moglie la figlia Fausta a Costantino, ma poco dopo i due imperatori litigano e Massimiliano viene ucciso. Quindi Costantino marcia contro Massenzio, il figlio di masssimilano, ma anche cognato di Costantino in quanto fratello di Fausta. Invade l'Italia e a ponte milvio si scontrano. Massenzio muore.

Ora Costantino controlla anche l'Italia e l'Africa mentre ad oriente è padrone Licinio. I due si incontrano a Milano e per suggellare una nuova alleanza, Licinio sposa Costanza la sorella di Costantino. Siamo nel 313 d.c. i due decidono che tutti devono pregare come vogliono non solo i cristiani, i quali non verranno più perseguitati. Tre anni dopo i due imperatori litigano, Costantino ruba a Licidio metà delle terre nei balcani e poi fanno pace. Ora il rapporto di tutto l'impero è:  Costantino 3 quarti, Licidio 1/4

324 d.c.

Costantino decide che deve avere tutto. Riattacca Licidio a Bisanzio e lo sconfigge. La moglie di Licidio, nonchè sorella di Costantino chiede di risparmiarlo. Saranno mandati in esilio a Salonicco e un anno, nel 325 d.c.,  sarà strangolato. In quello stesso anno convoca quasi tutti i vescovi del mondo per il concilio di Nicea per discutere i problemi del cristianesimo. Il papa decide di non andare.

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Le fonti scritte che parlano dell'imperatore sono varie e a volte di parte. Come gli oratori in pubblico oppure i cristiani che non erano più perseguitati per suo merito o anche a chi stava antipatico come il nipote Giuliano. Questi era l'unico dei cugini a non essere stato ucciso e alla morte di Costanzo, terzo figlio di Costantino, viene acclamato imperatore come unico erede. Morirà due anni dopo nella guerra contro i persiani. Sarà ricordato come ultimo imperatore pagano.

Le monete dicono molte invece. La moneta romana era composta da una faccia e da una scena. La faccia era quasi sempre quella dell'imperatore ma anche il volto di altri Augusti oppure dei figli dell'imperatore. Le scene erano migliaia e quando si coniava nuova moneta si rappresentavano scene importanti del momento. Anche gli dei venivano stampati. All'inizio della carriera Costantino predilige il Dio Marte, Dio della guerra, poco dopo predilige Dio sole promuovendo il culto orientale.

Prima del 312 d.c. più di 1/3 delle monete raffigurano il Dio Sole. Tra il 312 e 316 d.c. tempo della prima prima guerra a Linicio, il Sole compare nei 2/3 delle monte di Costantino. Nel 318 d.c. dalle monete di bronzo sparisce il Dio Sole. Ma ci sono ancora  in quelle d'oro ma spariscono dal 324 d.c.

  • Le monete in oro erano coniati per regali o per pagare i soldati
  •  le monete in bronzo erano per metterle in tasca delle gente

Dopo il 324 nessun Dio compare più nelle monete. Costantino li rimpiazza con i soldati, inoltre nello stesso anno ordina che l'imperatore non guardi dritto come prima ma in alto verso il cielo.

Curiosità:

  • Alcuni bassorilievi di Marco Aurelio e Adriano furono messi nell'arco di Costantino. Il Senato infatti non aveva i fondi per completare l'opera e decise quindi di recuperare altrove qualche pezzo da riciclare.
  • Costantino è morto a 63 anni
  • Costantino ha fondato Costantinopoli, piccola città greca di provincia ( Bisanzio ) e la trasforma nella grande capitale dell'impero. L'odierna Istanbul.
  • rimasto solo al potere ha fatto uccidere il proprio figlio maggiore Crispo,non sappiamo il perchè ed anche Fausta la sua seconda moglie
  • dopo la morte di Costantino, i suoi tre figli hanno fatto ammazzare quasi tutti i loro zi e cugini nell'estate del 377 d.c. , dopo si sono ammazzati a vicenda
  • Costantino ha abbondato i vecchi Dei per seguirne uno nuovo che veniva dall'oriente. Si era convinto che il Dio dei cristiani li aveva scelto e protetto
  • ilsoprannome che si era scelto Costantino era il vincitore

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