[24] Nec statim diligentem putabo qui promiscua, quae epicoena dicuntur, ostenderit, in quibus sexus uterque per alterum apparet, aut quae feminina positione mares aut neutrali feminas significant, qualia sunt "Murena" et "Glycerium" | [24] Non giudicherò subito diligente chi avrà mostrato nomi promiscui, che sono detti epicedi, in cui l'uno e l'altro sesso compare attraverso l'altro, o quelli che con forma femminile indicano i maschili o neutra i femminili, quali sono "Murena" e "Glycerium" |
[25] Scrutabitur ille praeceptor acer atque subtilis origines nominum: quae ex habitu corporis "Rufos" "Longos"que fecerunt (ubi erit aliquid secretius: "Sullae" "Burri" "Galbae" "Plauti" "Pansae" "Scauri" taliaque) et ex casu nascentium (hic Agrippa et Opiter et Cordus et Postumus erunt) et ex iis quae post natos eveniunt, unde "Vopiscus" | [25] Quel precettore serio ed acuto osserverà le etimologie dei nomi: che dall'aspetto del corpo originarono i "Rufi" e i "Longi" (dove ci sarà qualcosa più complicata: "Silla" "Burro" "Galba" "Plauto" "Pansa" "Scauro" e simili) e dall'evento di quelli nati (questo furono Agrippa e Opiter e Cordo e Postumo) e fra questi le cose che avvengono dopo nati, da cui "Vopisco" |
Iam "Cottae" "Scipiones" "Laenates" "Serani" sunt ex variis causis | Certo "Cotta" "Scipioni" "Lenati" "Serani" derivano da varie cause |
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Quintiliano, Institutio oratoria: Liber 1, 8, 1-12
Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 8, 1-12
[26] Gentes quoque ac loca et alia multa reperias inter nominum causas | [26] Anche popoli e luoghi e molte altre cose troverai fra i motivi dei nomi |
In servis iam intercidit illud genus quod ducebatur a domino, unde "Marcipores" "Publipores" - que | Tra i servi ormai è decaduto quel genere che era assunto dal padrone, da dove "Marcipores" e "Publipores"; ricerchi anche se presso i Greci ci sia una certa influenza di un sesto caso e presso di noi anche di un settimo |
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Quintiliano, Institutio oratoria: 10; 01, 93-95
Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte 10; 01, 93-95
Quaerat etiam sitne apud Graecos vis quaedam sexti casus et apud nos quoque septimi | Infatti quando dico "colpiti da un'asta", non uso la caratteristica dell'ablativo, né del dativo se dirò la stessa cosa in greco |
Nam cum dico "hasta percussi", non utor [27] Sed in verbis quoque quis est adeo imperitus ut ignoret genera et qualitates et personas et numeros | [27] Ma anche sui verbi qualcuno è così inesperto che ignori i generi e le caratteristiche e le persone e i numeri |
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Quintiliano, Institutio oratoria: Liber 1, 6, 11-25
Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 6, 11-25
Litterarii paene ista sunt ludi et trivialis scientiae | Queste sono cose quasi da gioco letterario e di una conoscenza banale |
Iam quosdam illa turbabunt quae declinationibus non teruntur | Quei termini poi che non si utilizzano con le declinazioni impressioneranno alcuni |
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Quintiliano, Institutio oratoria: Liber 1, 1, 1-22
Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 1, 1-22
Nam et quaedam participia an (verba an) appellationes sint dubitari potest, quia aliud alio loco valent, ut "tectum" et "sapiens": [28] quaedam verba appellationibus similia, ut "fraudator" "nutritor" | Infatti può anche dubitarsi che alcuni participi siano o (verbi o) sostantivi, perché indicano altro in un altro punto, come "tectum" e "sapiens": [28] alcune parole simili a sostantivi, come "fraudator" "nutritor" |