Ll pranzo di Gustave Caillebotte. Sì, si può essere soli tra gli altri

ll pranzo di Gustave Caillebotte. Sì, si può essere soli tra gli altri

Sono tanti i quadri in cui Caillebotte immerge i suoi spettatori nell'indifferenza altrui adottando punti di vista audaci che ci invitano a prestare attenzione al luogo in cui ci troviamo e a riflettere sul tipo di rapporto che abbiamo con ciò che si presenta al nostro sguardo

Nel suo pranzo del 1876 (collezione privata), ad esempio, grazie al piatto tagliato in primo piano e al grandangolo pittorico scelto dall'artista, abbiamo l'impressione di essere realmente seduti a tavola durante la riunione familiare e percepiamo così con più forza il malessere creato dall'assenza di legami tra i personaggi che abitano questo soffocante ambiente borghese

La madre dell'artista è cupa come l'abito da vedova che indossa mentre suo fratello René, concentrato sul piatto davanti a sé, non sembra neppure accorgersi della nostra presenza. Sì, si può essere soli tra gli altri.

ll pranzo - Gustave Caillebotte, 1876

Nel lussuoso appartamento di famiglia come in strada, solo Caillebotte sembra notare queste sagome che si sfiorano, vite incrociate in una città aperta a nuove prospettive, una metropoli pulita ed efficace in grado di assorbire - o meglio fagocitare - i tanti lavoratori arrivati dalla provincia in cerca di fortuna. 

Se a prima vista nella strada di Parigi in un giorno di pioggia tutti sembrano indossare le uniformi della borghesia, osservando con attenzione notiamo che in questo incrocio si muovono persone di diverse classi sociali, come l'imbianchino con la sua scala - l'unico uomo vestito di bianco - o, sullo sfondo, la domestica pronta a lasciare il palazzo a fine orario di lavoro. Non era poi così scontato, nel 1877, rivolgere lo sguardo al presente per dipingere sconosciuti, congedare eroi, santi e re per lasciare spazio a figure anonime uniformizzate dalla moda contemporanea e dalla produzione di massa. Non è un caso se il centro del dipinto, tradizionalmente riservato ai personaggi principali, è ora occupato dal lampione! Nessuno posa per il pittore perché, nelle città moderne, non esistono protagonisti. Ci sono solo comparse.