In uno scenario ambientato lunga la costa, in una baia che era covo di pirati, viene rappresentato lo stretto dei Dardanelli in Turchia. Per realizzarlo, Delacroix si fece ispirare dalle famose scogliere di Etretat in Normandia.
La fuga dei due innamorati sta per giungere alla fine. Zuleika, nel suo abito delicato ed elegante, cerca con entrambe le braccia il contatto fisico con l'uomo, forse nel tentativo amorevole di proteggerlo. Poetico è l'incontro in primo piano delle mani degli innamorati che non può sfuggire all'osservatore.
Lei indossa calzature arabe con pantofole curve mentre l'uomo indossa classici stivali da pirata. Nei loro movimenti concitati c'è tensione e Selim accentua questa sua voglia di ribellarsi ad un destino che non accetta. E' armato fino ai denti, nella mano destra impugna una sciabola e nell'altra mano tiene una pistola carica e pronta per fare fuoco. Un altra pistola, di scorta, visibile e riposta nel petto, sarà usata appena finiranno le munizioni nella prima arma. Porta i baffi e un orecchino pende dall'orecchio.
Negli occhi di entrambi i protagonisti, la paura di perdere per sempre la persona amata. Il desiderio di vivere il resto della vita insieme, si deve scontrare con una volontà diversa, quella del pascià.
Gli inseguitori, si vedono in lontananza di una grotta, mentre con torce e armi, rincorrono gli innamorati. Presto colmeranno la distanza che li separa dai fuggiaschi. Siamo al momento di massima tensione emotiva, gli ultimi istanti insieme. Selim verrà ucciso e il suo corpo lasciato trasportare dalle onde del mare. Zuleika morirà per il troppo dolore che non riesce a gestire. Delacroix nel tempo realizzò altri due dipinti della stessa scena...
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