Qui si ritrovò a dipingere all'aria aperta, lungo la Senna, proprio come avevano fatto i rappresentanti di quel movimento artistico da lui tanto amato e studiato, l'impressionismo
Steps in Paris (gradini a Parigi) - Edward Hopper, 1906
le scale raffigurate in questo dipinto sono le rampe di collegamento tra la strada e il quai lungo l'argine del fiume. Il tipo di veduta è nuovo e debitore dei tagli fotografici che tanto erano piaciuti a Degas, consistenti nel riprodurre una scena in cui apparentemente il soggetto non fosse scelto e centrato con cura, ma ripreso casualmente. Ecco il senso dell'oggetto indistinto che si trova nella parte alta del dipinto e che dovrebbe essere un veicolo in corsa sulla strada soprastante, la sagoma di una statua o di un edificio. I colori di questo quadro sono simili tra loro ma scalati per toni; dal cielo bianco al sostegno della scala marrone, ogni elemento ha in sé una tonalità cromatica che si accorda gradualmente con quella che gli sta accanto. Le pennellate sono lunghe e corpose e la tavolozza tenda a schiarire i toni per meglio percepire la luce diafana.
Il rientro a New York dopo l'esperienza europea produsse un vero e proprio shock sul pittore. L'impatto con la realtà americana causò a Hopper una vera e propria crisi, forse l'unica della sua vita, durante la quale produsse dipinti che rivelavano una profonda nostalgia per l'arte e la cultura francese
E' durante il primo soggiorno a Parigi che Hopper rende chiara una linea anticipatrice del suo percorso artistico, quella legata al paesaggio, che trae spunto dai temi degli impressionisti
tutto mi sembrava terribilmente rozzo e acerbo, quando sono tornato. Mi ci sono voluti dieci anni per rimettermi dall'Europa